Pesaro, la maggioranza si spacca e congela il voto su Soria. La variante è in stand by, residente soddisfatti

Restano i timori sulla chiusura del Lungofoglia

Pesaro, la maggioranza si spacca e congela il voto su Soria
Pesaro, la maggioranza si spacca e congela il voto su Soria
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 11:56

PESARO La variante di Largo Tre Martiri è stata messa in stand by in attesa dell'assemblea di domani sera con il Quartiere. Non si è arrivati ieri pomeriggio ad un voto nel consiglio comunale che ha discusso la delibera che divide in quattro comparti l'area situata lungo la Statale che si è portata dietro, negli ultimi giorni le proteste degli abitanti di Soria sulla questione legata alla chiusura del Lungofoglia Caboto con il traffico riversato su via Agostini. Su questo punto, l'ingegner Moretti, dirigente dell'Urbanistica ha chiarito: «Le intersezioni con via Agostini e Lungofoglia Caboto sono le stesse nell'attuale Prg e nella variante. La viabilità non è oggetto di questa variante. I tecnici comunali si sono resi conto che ci possono essere ulteriori elementi di approfondimento. 

Il confronto

Per questo è stata inserita nella delibera la prescrizione, prima delle polemiche, scrivendo nel testo che la riconsiderazione della viabilità andrà effettuata in un confronto con il Quartiere. ». Ha però fatto capire che l'attuale sistema viario andrà rivisto, perchè «abbiamo un caso unico al mondo in cui ci sono due accessi su una rotatoria che distano un metro dall'altro». La richiesta di sospensiva, presentata da Michele Gambini del Pd, è stata firmata dai consiglieri Iacopini, Redaelli, Malandrino, Dallasta, Tomas Nobili, Petretti, Leonardi, Vanzolini, Lugli, Sperindei, Andreolli. Si è espresso contro il consigliere dem Giampiero Bellucci, che poi ha confermato il voto insieme ad altri sei consiglieri del suo gruppo. Ma la sospensiva è comunque passata. Si riprenderà dalla discussione, prima di arrivare al voto nella prossima seduta d'assise. Nel mezzo, domani sera per la precisione, ci sarà l'attesa assemblea degli abitanti con l'amministrazione comunale nella sede del Quartiere Soria-Baia Flaminia in piazza Europa alle 21. Residenti di Soria che ieri, una ventina, hanno partecipato alla seduta d'assise all'uscita dall'aula, si sono detti soddisfatti della sospensiva.

I timori

Timori che non sono stati fugati dalla prescrizione inserita nella variante. E sono pronti domani sera a chiedere ulteriori chiarimenti che possano fugare tutti i loro dubbi e rasserenare animi che, a sentire le loro voci ieri lungo i corridoi comunali, restano agitati. In apertura della seduta, l'opposizione, con il consigliere di centrodestra Michele Redaelli, aveva chiesto il rinvio della delibera, respinto dalla capogruppo Pd Anna Maria Mattioli. Si è così deciso di andare avanti, tra i mugugni degli abitanti presenti dietro l'emiciclo. La parola è così passata all'assessore all'Urbanistica Mila Della Dora: «La delibera è già passata in consiglio comunale tale e quale tre mesi fa.

Una delibera senza osservazioni, non ha visto interventi ed è stata votata. Si tratta della suddivisione di un comparto unitario in quattro sub-comparti. E' una variante finanziata alla riqualificazione di una zona strategica della città. Il Prg vigente prevedeva una edificabilità importante, che gli stessi proprietari avrebbero potuto attuarla in qualsiasi momento. Hanno chiesto la suddivisione. Prevede la riduzione di 600 metri quadri rispetto alla previsione urbanistica attuale, prevede una diminuzione del rischio idraulico degli edifici. Sarà possibile realizzare terziario, residenziale e servizi. Si potranno realizzare fino a 5 piani e non 6, in conformità rispetto a quello che la zona propone».

Le edificazioni

Sulla parte edificatoria ha aggiunto Moretti: «Nella variante ci sono trasferimenti di capacità edificatoria da un'area, che è esondabile, ad un'altra. Il rischio idraulico viene azzerato. C'è una riqualificazione della zona. Per quanto riguarda il lotto Api ci saranno 10 appartamenti, nel lotto ex Suzuki potrebbe esserci terziario al piano terra e altri appartamenti, circa 15, o uffici, al piano superiore». Poi il dibattito, prima che venisse approvata la sospensiva. Il vicepresidente della Commissione Urbanistica Giovanni Dallasta (gruppo misto minoranza) apprezza il fatto che «l'amministrazione abbia provato a valorizzare quell'area, vista la presenza dell'ecomostro dell'ex Suzuki. Ma non si può pretendere che venga condiviso il percorso. La soluzione individuata dal Comune è da pazzi. Si passa da 1 a 4 comparti per fare partire i vari interventi, però ci troviamo con una volumetria prevista che per quella zona è esagerata, ci sono scuole vicine, parcheggi delle attività esistenti. Non possiamo accettare cinque piani, ma che dalle altezze sono sei, nell'ex Suzuki, a pochi metri dal fiume Foglia». Daniele Malandrino (Fdi): «Il Prg è vecchio, ha più di 20 anni e non tiene conto delle attuali esigenze della città che è cambiata. La modifica alla viabilità verrà concordata con i residenti? Forse. E' una cosa evanescente».

L’alibi

Per Dario Andreolli della Lega il fatto che «questa delibera sia stata già votata non può diventare un alibi per non cambiare nulla. Tre passaggi servono perchè durante l'iter di approvazione si verificano questioni che permettono in corso d'opera di apportare correttivi per portare a casa l'obiettivo principale». Tomas Nobili (Forza Pesaro-Ungranbel po') ricorda che «il Prg prevedeva un comparto unico e l'accordo sarebbe stato difficilmente raggiungibile».

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