Mamiani, effetto domino al liceo pesarese: gli studenti raccolgono firme contro la nuova sistemazione

Mamiani, effetto domino al liceo pesarese: gli studenti raccolgono firme contro la nuova sistemazione
Mamiani, effetto domino al liceo pesarese: gli studenti raccolgono firme contro la nuova sistemazione
di Luca Senesi
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Domenica 10 Settembre 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 07:15

PESARO - L’anno scolastico non è ancora iniziato, la campanella suonerà il 13 settembre, ma già ci sono segnali di ebollizione. Molti studenti del liceo Mamiani, che racchiude il classico, il linguistico e il liceo delle scienze umane, sono preoccupati per la riallocazione degli indirizzi scolastici all’interno dell’istituto. Il Mamiani al momento è su tre sedi: il linguistico al Campus, il classico e le scienze umani nei due plessi centrali. La divisione comporta di destinare le classi del liceo classico nell’ex sede Morselli, quella intitolata a Daniele Tagliolini in viale XI Febbraio, nuova, sicura e tecnologica e trasferire gli studenti iscritti a scienze umane nella storica sede centrale in viale Gramsci, considerata «fatiscente e priva di strumentazione per la didattica». 


Porre rimedio


Per evitare ciò gli studenti hanno preparato una petizione che sarà presentata domani mattina, lunedì 11 settembre, insieme alle firme degli studenti, al dirigente scolastico e agli uffici della scuola.

Sono oltre 100 le firme già raccolte destinate ad aumentare entro lunedì. «La decisione di non accogliere classi dell’indirizzo scienze umane nel plesso ex Morselli porta con sé un’evidente mancanza di equità tra gli indirizzi – si legge nella petizione – e dividerà la comunità studentesca creando una dannosa rivalità e una mancanza di proficua coesione e collaborazione (infatti tra gli studenti del classico la petizione è poco sentita mentre coinvolge le scienze umane ndr). Come studenti riteniamo che l’organizzazione dello scorso anno, con prime, seconde e terze in sede centrale e quarte e quinte nell’ex sede Morselli, fosse più equa e vantaggiosa per tutti gli studenti».


Le principali preoccupazioni sono spiegate sempre nella petizione «Anzitutto viene a mancare equità educativa: la nuova assegnazione degli indirizzi porterà ad una disparità di trattamento per la diversità nell’accesso alle risorse, nell’ambiente di apprendimento e nelle opportunità educative. L’indirizzo scienze umane, nella sede centrale, subirà la mancanza di strutture e attrezzature (non tutte le classi della centrale sono dotate di Digital Board, nessuna classe è dotata di armadietti, il laboratorio di informatica non ha banchi mobili per i lavori di gruppo e l’elenco potrebbe continuare), mentre il Classico all’ex sede Morselli beneficerà di una sede moderna, ben attrezzata, sicura e confortevole. Questa situazione crea un evidente divario tra gli studenti dei due indirizzi». Altro problema è quello della «divisione studentesca: la ricollocazione genererà divisioni tra gli studenti del classico e delle scienze umane che comprometterà il senso di comunità all’interno della scuola. La percezione di studenti e famiglie sarà quella di un indirizzo di serie A ed uno di serie B i cui studenti possono essere spostati come pedine da una sede all’altra senza alcun riguardo per i loro bisogni e le loro necessità educative e di socializzazione». 


Le richieste


Ecco dunque le richieste al dirigente scolastico Roberto Lisotti attraverso la petizione, anzi la richiesta, visto che sostanzialmente si concentra in un solo punto: «Ripristinare l’organizzazione dello scorso anno o qualsivoglia nuovo ricollocamento che rispetti parametri di equità e tenga conto delle esigenze studentesche sopra indicate». Alessandro Andreini, rappresentante d’istituto del liceo Mamiani sottolinea un ulteriore aspetto: «Con questa petizione non siamo contro il preside. Pensiamo che attraverso questi cambiamenti volesse trovare una soluzione migliore rispetto a quella dello scorso anno anche dal punto di un’organizzazione più omogenea e compatta sotto il profilo dei docenti e delle classi, tuttavia nei fatti riteniamo migliore l’organizzazione precedente».
 

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