Pesaro, bimbi esclusi dagli asili nido: le mamme scendono in piazza

Pesaro, bimbi esclusi dagli asili nido: le mamme scendono in piazza
Pesaro, bimbi esclusi dagli asili nido: le mamme scendono in piazza
di Letizia Francesconi
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 16:51
PESARO Protesta di un gruppo di mamme ieri in piazza del Popolo, escluse per l’anno in corso dall’accesso al nido comunale. Un disagio che interessa circa 200 famiglie. Molte, come Ramona Roca si sono trovate escluse a settembre con gli asili già avviati dopo essere rientrate nella graduatoria provvisoria di giugno. «Entro fine novembre – spiega – avremo un nuovo confronto con l’assessore per verificare, dopo le nostre richieste, quali siano le proposte migliorative e inclusive oltre a una modifica al regolamento in essere». 


Il leit-motiv


Al presidio hanno preso parte altre mamme e papà con in mano cartelli e scritte che ricalcano il leit-motiv della protesta: “Asili nido. Sì ad un diritto di cultura ed educazione. Non è un privilegio”. Oppure: “Anche se mamme dobbiamo lavorare. Senza nido quest’anno ci dite voi come fare?”. Ieri mattina hanno raggiunto le mamme l’assessore ai Servizi educativi Camilla Murgia e il consigliere comunale Thomas Nobili, presidente della Commissione servizi educativi e del Centro servizi per il volontariato. «Abbiamo assicurato alle mamme – spiega l’assessora Murgia – che ci attiveremo con gli uffici comunali per migliorare e accelerare i tempi e rendere nota la graduatoria post controlli sulla documentazione presentata dalle famiglie richiedenti. Già nei mesi scorsi, l’assessorato ha controllato a tappeto il 100 per cento delle domande pervenute».


«Cambiamenti o modifiche - prosegue - rispetto alla graduatoria di giugno ci sono stati, e riguardano le famiglie che si ritrovano oggi escluse. Già a giugno ricordo, era stato preso l’impegno di trovare una soluzione e aggiungere posti per il prossimo anno scolastico, ma su quest’ultimo punto serve anche un maggior contributo della Regione.

Auspico che queste famiglie, abbiano capito che il Comune non può fare tutto e dare risposte a tali esigenze, da solo. Di qui l’appello alla Regione ad aumentare i finanziamenti al settore 0-6 anni. Ci rivedremo prima di fine anno in concomitanza con l’approvazione del Bilancio comunale, e nel frattempo cercheremo di capire come creare nuovi posti integrativi per allargare la platea d’accesso ai nidi. Ho ribadito alle mamme e ai papà che il Comune sta investendo già 10 milioni di euro all’anno e in particolare per la fascia 0-6 anni, e ora anche con i fondi Pnrr per le sezioni Primavera nate negli ultimi anni. Di qui l’impegno a ricavare magari quei posti oggi non sufficienti nel nuovo polo dell’infanzia 0-6 di via Rigoni, in costruzione grazie alle risorse Pnrr».

L'istanza


L’istanza: «Vorremo che i criteri per accedere ai nidi fossero alla portata di tutti proprio come accade per la scuola primaria – commenta Ramona Roca – per il momento restiamo in attesa di successive valutazioni. Vedremo come si evolveranno progetti e tempi d’intervento per i nuovi plessi da destinare ai nidi. Ci è stata comunque proposta anche l’eventualità di prendere in affitto temporaneo alcuni locali di proprietà comunale, tutt’ora inutilizzati e destinarli a nido, con tempi più celeri». 
«Abbiamo a nostra volta chiesto al Comune di rivedere dei criteri, ovvero prevedere un secondo accesso per i bimbi più piccoli al nido oltre all’ingresso di marzo, e tutto con la promessa dell’assessore di verificare con gli uffici se anche questa misura alternativa sia praticabile, oltre all’aggiornamento del Regolamento d’accesso ai nidi. Se a fine novembre non avremo risposte esaustive - conclude - siamo pronte a farci sentire ancora».
 

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