Il leit-motiv
Al presidio hanno preso parte altre mamme e papà con in mano cartelli e scritte che ricalcano il leit-motiv della protesta: “Asili nido. Sì ad un diritto di cultura ed educazione. Non è un privilegio”. Oppure: “Anche se mamme dobbiamo lavorare. Senza nido quest’anno ci dite voi come fare?”. Ieri mattina hanno raggiunto le mamme l’assessore ai Servizi educativi Camilla Murgia e il consigliere comunale Thomas Nobili, presidente della Commissione servizi educativi e del Centro servizi per il volontariato. «Abbiamo assicurato alle mamme – spiega l’assessora Murgia – che ci attiveremo con gli uffici comunali per migliorare e accelerare i tempi e rendere nota la graduatoria post controlli sulla documentazione presentata dalle famiglie richiedenti. Già nei mesi scorsi, l’assessorato ha controllato a tappeto il 100 per cento delle domande pervenute».
«Cambiamenti o modifiche - prosegue - rispetto alla graduatoria di giugno ci sono stati, e riguardano le famiglie che si ritrovano oggi escluse. Già a giugno ricordo, era stato preso l’impegno di trovare una soluzione e aggiungere posti per il prossimo anno scolastico, ma su quest’ultimo punto serve anche un maggior contributo della Regione.
L'istanza
L’istanza: «Vorremo che i criteri per accedere ai nidi fossero alla portata di tutti proprio come accade per la scuola primaria – commenta Ramona Roca – per il momento restiamo in attesa di successive valutazioni. Vedremo come si evolveranno progetti e tempi d’intervento per i nuovi plessi da destinare ai nidi. Ci è stata comunque proposta anche l’eventualità di prendere in affitto temporaneo alcuni locali di proprietà comunale, tutt’ora inutilizzati e destinarli a nido, con tempi più celeri».
«Abbiamo a nostra volta chiesto al Comune di rivedere dei criteri, ovvero prevedere un secondo accesso per i bimbi più piccoli al nido oltre all’ingresso di marzo, e tutto con la promessa dell’assessore di verificare con gli uffici se anche questa misura alternativa sia praticabile, oltre all’aggiornamento del Regolamento d’accesso ai nidi. Se a fine novembre non avremo risposte esaustive - conclude - siamo pronte a farci sentire ancora».