Alluvioni e terremoti: il Comune ha un Piano con 55 aree di raccolta. La presentazione all’inaugurazione della nuova sede della Protezione civile

Alluvioni e terremoti: il Comune ha un Piano con 55 aree di raccolta. La presentazione all’inaugurazione della nuova sede della Protezione civile
Alluvioni e terremoti: il Comune ha un Piano con 55 aree di raccolta. ​La presentazione all’inaugurazione della nuova sede della Protezione civile
di Letizia Francesconi
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Domenica 21 Novembre 2021, 10:50

PESARO - Semplificato e unificato, allargato anche Monteciccardo: è questo il nuovo Piano di emergenza comunale di Protezione civile presentato ieri nel corso dell’inaugurazione della nuova sede del Gruppo comunale, in via Lombardia, 7. A fare gli onori di casa il responsabile del gruppo comunale di Ugo Schiaratura, che affiancato dall’assessore all’Operatività Enzo Belloni, ha annunciato le novità contenute nel nuovo piano aggiornato per fronteggiare qualunque tipo di emergenza. Si va dal piano neve al rischio idrogeologico e di alluvioni fino al rischio sismico. 


«Dalla teoria alla pratica – rilancia Schiaratura – ora che il piano è stato tradotto in una serie di schede tecniche a cui Centro operativo comunale e Protezione civile, il passo successivo sarà passare alla pratica e portare il piano a conoscenza dei pesaresi in ognuno dei 12 quartieri. I cittadini devono sapere come comportarsi e come prepararsi all’eventualità di un qualsiasi evento straordinario e di emergenza».

Il Piano emergenza comunale e le 6 aree di rischio da questo analizzate (neve, sisma, rischio idrogeologico, inquinamento costiero, incendi boschivi, maremoto), è stato presentato dal geologo Luca Mosca: «Da oggi Pesaro può garantire un alto livello di sicurezza grazie a un piano come quello presentato: corposo, dettagliato e facilmente comprensibile». Ecco cosa cambia rispetto per la gestione di eventi straordinari come emergenza neve o alluvioni. «L’input ricevuto – entra nel merito l’ingegnere Mosca – ha portato ad un piano unico con le stesse regole e norme di comportamento valide per ogni tipo di rischio. Più funzioni decisionali e pratiche rispetto ad oggi, vengono affidate al Centro operativo comunale (Coc) che può avvalersi anche di nuove figure di tecnici interni all’Amministrazione, e coordinati direttamente dal sindaco.

Individuate aree di emergenza e di attesa per convogliare i cittadini in caso di necessaria evacuazione, in numero variabile sulla base della popolazione residente in ognuno dei 12 quartieri, a loro volta divisi in rioni. Sono state individuate anche aree parcheggi vicine alle arterie stradali principali dal centro città alla periferia, dove far confluire i mezzi di soccorso o allerta in uscita dal casello autostradale. Novità rispetto al vecchio piano, nell’eventualità di evacuare intere famiglie per una possibile esondazione o allagamenti importanti, come accaduto a Marotta pochi giorni fa, è stata la scelta di strutture chiuse e non all’aperto, già individuate e che fungono da centri di assistenza per la cittadinanza». 


Pioggia, sisma, altre calamità: dove viene raccolta e accolta la popolazione in caso di emergenza? Sono 55 le aree individuate per l’emergenza in tutto il comprensorio comunale, 48 sono le aree di attesa per l’accoglienza e 24 gli edifici strategici, dove far arrivare materiale logistico, aiuti e quant’altro. Ecco alcuni esempi: per il quartiere Villa San Martino l’area di emergenza è stata individuata nell’impianto polivalente di via Paganini mentre la vicina area di accoglienza è la palestra della scuola comunale Don Milani, che anche per questo ha in programma un intervento di adeguamento sismico ed efficientamento. Individuate anche alcune aree dette di ammassamento, solitamente vicine alle arterie viarie come l’Autostrada o l’Interquartieri, previste nella zona Campus scolastico e campo da rugby vicino al parco Scarpellini.

Per la zona porto, l’area di emergenza è compresa fra Soria-Baia Flaminia e il centro di accoglienza agganciato è la palestra della media Dante Alighieri. In centro storico, dove maggiore è la popolazione oltre alle attività economiche, tre sono le aree di attesa individuate: palestra della scuola dell’infanzia Filo Rosso, la palestra in via Mazza e la palestra della primaria Don Bosco. 

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