Addio a Marco Piccoli, il funerale domani nella chiesa di Villa San Martino. Gli amici raccontano le epiche trasferte per la Vuelle

Addio a Marco Piccoli, il funerale domani nella chiesa di Villa San Martino. Gli amici raccontano le epiche trasferte per la Vuelle. Marco Piccoli con Peppe Natali
Addio a Marco Piccoli, il funerale domani nella chiesa di Villa San Martino. Gli amici raccontano le epiche trasferte per la Vuelle. Marco Piccoli con Peppe Natali
di Camilla Cataldo
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Venerdì 4 Novembre 2022, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 09:04

PESARO Fiumi di affetto per Marco Piccoli, 59 anni, lo storico capo ultrà dell’amata Vuelle. Non si poteva non voler bene all’omone buono che era, aveva una parola positiva per tutti e una carica di simpatica contagiosa. Una descrizione calzante di Marco la fa Valerio Bianchini. «Nei giorni cui restiamo esterrefatti, disgustati, offesi nel nostro rispetto per lo sport, al cospetto dei tristi episodi del tifo profanato come quello di San Siro, proprio in questi giorni ci ha lasciato Marco Piccoli, un tifoso dal cuore puro. Non dimenticheremo mai la sua passione per il basket di Pesaro, il suo amore irriducibile, uguale negli anni d’oro e negli anni di piombo, la sua insopprimibile necessità di partecipare ai compagni la sua febbre, di guidarli dagli spalti delle arene, di spingere i giocatori in campo a superarsi. Mettetegli uno scudetto sul petto nella sua ultima trasferta». 

Gli amici

Roberto Tomassoli è stato, con Marco, tra i fondatori dell’Inferno Biancorosso: «Proprio all’inizio, quando fu fondato il club, mentre noi distraevamo il servizio al vecchio palas visto che non c’erano biglietti in vendita, lui raccoglieva diversi ragazzi e ragazzini e, passando dalle porte laterali, li nascondeva dalla mattina fino all’ora della partita nei bagni. Nelle partite importanti alcuni hanno anche passato la notte precedente nella vecchia palestra della boxe. Un altro episodio che ci rimane ancora in mente è una trasferta a Trieste con un pullman anni ‘50. Vista la distanza da percorrere, a metà strada ci fermiamo davanti ad un bar chiuso e preleviamo un tavolino stile Cynar per poter giocare a carte sul pullman.

Al ritorno, il tavolino ritornò nel bar dove era stato prelevato....».

I ricordi

Tomassoli conclude: «Al ritorno da Novi Sad, dopo la gara contro il Cibona dei fratelli Petrovic, ci accorgemmo che sul pullman mancava una persona che era stata prelevata dalla milizia. Avevamo un passaporto collettivo e non potevamo rientrare con una persona in meno. Marco organizzò velocemente una colletta tra noi e ci recammo tutti insieme a prelevarlo dalla gabbia in cui era stato chiuso insieme ad altri tifosi di nazionalità slava, pagando la cauzione». Tra i tantissimi volti che gli sono stati vicini negli anni c’è Peppe Natali, lungo dei tempi degli scudetti: «Riposa in pace amico Marco… Mi mancherai tanto», si legge. Il sindaco Matteo Ricci ha scritto: «Ciao Marco, cuore biancorosso. Riposa in pace». La cerimonia funebre si svolgerà domani, alle 10 nella Chiesa di Villa San Martino. Domenica pomeriggio, in occasione del match interno con Milano, la Carpegna Prosciutto ne omaggerà la memoria e lo stesso farà la sua curva. «Preferirei non svelare nulla, sarà una sorpresa. Gli renderemo onore facendo tutto il possibile, speriamo che il resto del pubblico ci segua. Marco rimarrà per sempre uno di noi», ha assicurato Roberto Tomassoli. «Faremo uno striscione, un ringraziamento degno del suo nome», aggiunge il capo ultrà Mirko Scardacchi. C’è anche chi propone di intitolare a Marco l’intero settore K dell’Arena. Sarà osservato un minuto di raccoglimento con le immagini di Marco che scorreranno sul maxischermo. Alcuni rappresentanti della Vuelle consegneranno un mazzo di fuori e un cuscino nel posto dove normalmente sedeva (anzi, stava in piedi) Marco Piccoli. 

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