La Regione ha dato ragione a Domenicucci: disabili gravi e caregiver hanno diritto al vaccino

Foto tratta dal Web
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di Eleonora Rubechi
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Mercoledì 24 Marzo 2021, 05:15

PESARO Una buona notizia sul fronte della campagna vaccinale: la richiesta da parte dei disabili gravi e loro accompagnatori di rientrare tra le categorie aventi diritto ad essere inserite fra le emergenze del piano vaccinazione anticovid sembra aver finalmente trovato accoglimento, a seguito della nota inviata lunedì 22 marzo al Consiglio Regionale e all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini da Piattaforma Solidale.

«Un’altra battaglia vinta - commenta Massimo Domenicucci, presidente di Piattaforma Digitale - Sono stato contattato dall’Assessorato alla Sanità che mi ha comunicato finalmente l’esito felice della nostra richiesta». Nella nota inviata da Piattaforma Solidale si sottolineava la grave situazione di incertezza in cui versa tutt’oggi una delle fasce più fragili della popolazione: «Parliamo di persone, non ricoverate od ospiti di struttura, che hanno problematiche di natura neurologica sorte come conseguenza di traumi o di patologie neurodegenerative che le rendono dipendenti dai loro famigliari o dal personale di assistenza - nonché - i drammi e i timori che affliggono queste famiglie, considerando che se si ammala il famigliare caregiver o questo deve essere ricoverato, il disabile rischia di ritrovarsi privato della cura insostituibile di chi lo assiste giorno dopo giorno».

Nessuna polemica, ma la segnalazione della mancata attenzione nazionale e locale ad una categoria di persone particolarmente vulnerabili. «Il nostro obiettivo era andare oltre gli schieramenti politici e le istanze dell’una o dell’altra parte, senza sterili polemiche, e ottenere che il diritto alla vaccinazione prioritaria per la nostra categoria e i nostri accompagnatori venisse finalmente assicurato - conclude Domenicucci -. Non ci sono ancora date certe, perché tutto è legato alla distribuzione delle dosi di vaccino: ma ciò che conta è che i medici di famiglia siano già a conoscenza di questa risoluzione e pronti a partire non appena le dosi saranno disponibili. E’ importante che i nostri medici siano coinvolti in primis, perché conoscono bene ogni singola situazione e sapranno valutare con criterio quale vaccino somministrare caso per caso».

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