Pesaro, Santa Veneranda unisce
5 quartieri e vuole vincere il Palio

Santa Veneranda lancia la sfida
Santa Veneranda lancia la sfida
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Mercoledì 13 Luglio 2016, 12:49
PESARO - Cinque frazioni in una contrada. Celletta, Pentagono, Cinque Torri e Ponte Valle unite nel nome di Santa Veneranda, l’agglomerato periferico, posto ai piedi delle dolci colline pesaresi, che sorge attorno alla chiesa dedicata alla martire cristiana. Ma inevitabilmente la partecipazione degli arancioneri al Palio dei Bracieri si lega a doppia mandata alla figura di Saverio Mancini, l’indimenticato mobiliere che aveva dato tutto se stesso per la causa nelle prime edizioni della kermesse prima di volare in cielo in maniera assurda a soli 30 anni.

Dopo Villa Fastiggi , Montegranaro , Muraglia , Arzilla e Candelara ecco l'anima e il cuore della grande comunità di Santa Veneranda. «Dopo quell’evento tragico, io e altri giovani abbiamo deciso di proseguire sul solco tracciato da lui e da altri ragazzi più grandi di noi - racconta Michael Pasqualini, 26 anni, l’impiegato ragioniere della Cna che oggi è una delle anime della contrada Santa Veneranda - Attualmente ad impegnarci attivamente siamo in quattro. Oltre a me, ci sono Filippo Carloni, 25enne infermiere che si occupa del torneo di calciotto e ha curato il video di presentazione, Mattia Galeazzi, 23enne geometra responsabile di addobbi di quartiere che saranno molto «animaleschi», diciamo così, e Lucia Giada, impiegata, la nostra capocontrada».

Già, Lucia Giada, una delle due capocontrada donne del Palio 2016. Laureanda in Giurisprudenza, «è la nostra arcigna guerriera dalla chioma rossa che ricorda la martire Veneranda, bruciata viva e poi fatta santa», scherza - ma non troppo - Pasqualini che osserva: «Tra Celletta, Pentagono, Cinque Torri, Santa Veneranda e Ponte Valle, non è facilissimo raggruppare tutti gli abitanti, che hanno diverse età in base alla zona di residenza. Comunque ci proviamo, tentando di creare lo spirito che anima i paesini ancora più periferici del nostro rione».
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