Pesaro, lavori alla scuola Anna Frank: il Comune si sgancia da Invitalia, cantiere da consegnare entro il 31 marzo pena la perdita fondi Pnrr

Pesaro, lavori alla scuola Anna Frank
Pesaro, lavori alla scuola Anna Frank
di Thomas Delbianco
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Lunedì 4 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:40

PESARO Scuola Anna Frank, il Comune fa da sè, si sgancia da Invitalia ma adesso deve correre e in accelerata perchè ci sono le rigide scadenze del Pnrr da rispettare e la consegna dei lavori dovrà avvenire entro il 31 marzo «essendo necessario assicurare il rispetto della milestone». Ma prima c’è il passaggio obbligato della scelta della ditta che il Comune dovrà definire a tambur battente con una rigidissima tabella di marcia avviando la gara il prossimo 8 marzo, venerdì, dopo aver invitato a partecipare almeno 5 operatori economici. Subito dopo, entro tre settimane, praticamente in coincidenza con le vacanze di Pasqua, l’appalto dovrà essere assegnato perchè i finanziamenti del Pnrr impongono la consegna dei lavori entro la fine del mese di marzo (che quest’anno coincide con la Pasqua) pena la perdita dei fondi. 

Il progetto

Che per la scuola primaria di Santa Maria delle Fabbrecce non sono pochi: un pacchetto sulla carta da 3,7 milioni (tutti Pnrr a cui si devono aggiungere 100mila euro di spese tecniche di progettazione e collaudo dell’Amministrazione comunale) per lavori di rigenerazione con una demolizione e ricostruzione nZeb dell’edificio. All’inizio dell’anno scolastico il Comune aveva ribadito la tempistica per la futura scuola primaria: approvazione del progetto definitivo esecutivo entro il 30 settembre, poi inizio dei lavori entro novembre. Nel frattempo i circa 100 alunni della primaria sono stati spostati e stanno svolgendo le attività negli spazi dell'ufficio anagrafico decentrato di Vismara. A loro si sono aggiunti i piccoli della scuola dell’infanzia dello stesso istituto che si sono trasferiti negli spazi della scuola statale di Vismara. Ma a novembre il cantiere non è partito e al momento è in stand-by.

Dove è stato l’intoppo

Dove è stato l’intoppo lo spiega una determina di inizio mese in cui il Comune si svincola da Invitalia per l’appalto della scuola Anna Frank decidendo di procedere in autonomia. Invitalia, ufficialmente Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, è un'agenzia governativa italiana costituita come società per azioni e partecipata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze.

Per dare attuazione agli interventi Pnrr legati alla demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici, come nel caso dell’Anna Frank, il ministero dell’Istruzione ha dato la possibilità di affidarsi a Invitalia per il supporto tecnico-operativo.

E così ha fatto il Comune di Pesaro che, per ridurre la tempistica e avere un adeguato supporto tecnico-procedurale, ha deciso di avvalersi di Invitalia per il pacchetto completo delle procedure della gara d’appalto: dall’indizione, alla gestione fino all’aggiudicazione della procedura. Lo scorso settembre il lotto dei lavori veniva assegnato al Consorzio Stabile Sinergica e alle imprese consorziate esecutrici Apulia srl e Pagano srl.

Tira e molla

L’avvio del cantiere a novembre sembrava pertanto dietro l’angolo, ma così non è stato. Anzi, sono iniziati una serie di ostacoli: non tutti i documenti necessari venivano inviati tanto che il Comune a fine dicembre doveva di nuovo sollecitarli, poi era il consorzio a contestare la fattibilità dei lavori sia in merito alle tempistiche che all’importo («inattuabilità del termine previsto per il secondo semestre dell’anno 2026 e inadeguatezza dei costi e dei corrispettivi previsti per la loro realizzazione»).

Ne è nato un tira e molla di missive, note e Pec che hanno portato anche a un incontro, a inizio di febbraio, in cui il Consorzio specificava di essere sì disponibile ad avviare il cantiere nei tempi previsti, ma riteneva «indispensabile procedere alla revisione del progetto esecutivo», comportando il tutto una lievitazione dei costi, in base ai prezzari ufficiali regionali aggiornati, di circa un milione di euro. A quel punto il Comune ha deciso di percorrere un’altra strada, visto che anche le norme in vigore glielo consentono.

L’altra strada

Ovvero non procedere alla stipula del contratto e sganciarsi da Invitalia per proseguire in autonomia, sussistendo «ragioni di estrema urgenza derivanti da circostanze imprevedibili e non imputabili» all’Amministrazione comunale, considerato anche il fatto che andare a scorrere la graduatoria per riassegnare l’appalto avrebbe potuto non garantire il rispetto della milestone prevista per la consegna dei lavori al 31 marzo.

Da qui il passo successivo dell’avvio della procedura negoziata (almeno 5 operatori, domande entro il 7 marzo per la gara il giorno successivo) per un importo a base d’asta pari a circa 3 milioni di euro con i lavori, una volta consegnato l’appalto, che dovranno essere completati entro 509 giorni.

Thomas Delbianco

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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