PESARO Dalla veterana del gruppo alla più giovane, cioè Maria quasi ottantenne e una bimba di 4 anni arrivata insieme ai genitori dalla Germania, la famiglia Giorgini ha vissuto ieri un emozionante tuffo nel passato con la grande rimpatriata a Case Bruciate, nel vecchio casale e poi attorno a un’allegra tavola imbandita. Tutti i 95 discendenti, pochissimi mancavano all’appello, a mezzogiorno si sono ritrovati nel podere dove i capostipiti, Antonio ed Elisa Giorgini, facevano i bracciati e lavoravano la terra dei loro ”padroni”, i Morselli, in realtà ”amici fraterni”, ancora proprietari del casolare rimesso a nuovo.
I protagonisti
E poi tutti a fare festa al ristorante Barcollo nel circolo Arci della frazione. Protagonisti della rimpatriata sono stati loro, i 10 figli eredi diretti della progenie (erano all’origine 12 fratelli e sorelle), di nuovo insieme dopo oltre 50 anni a ricordare i tempi delle fatiche e delle gioie dei campi, quando loro erano ragazzi che giocavano e si rincorrevano nell’aia, oppure giovani che aiutavano i genitori nei lavori della campagna. In posa nella foto ricordo di questa memorabile domenica 11 giugno 6 signore (Maria, Gisella, Ester, Claudia, Daniela e Milena) e 4 uomini (Luigi, Giancarlo, Ubaldo e Fabio). Sono invece morti diversi anni fa Ottavio e Mario. Al raduno dei 95 discendenti con i nipoti e i congiunti, che si sono riabbracciati nel prato della masseria, erano presenti anche gli eredi dei proprietari del podere, Gabriele Morselli e il cugino Valerio che hanno riaperto le porte del casale.
Le emozioni
Con i brividi per l’emozione, i Giorgini sono rientrati in quelle mura antiche per toccare con mano il loro passato trascorso sulle colline di Case Bruciate.
Legame rinsaldato
Un legame di parentela molto forte a tenerli uniti, rinsaldato ora da questa indimenticabile rimpatriata. Ed è stato facile emozionarsi anche davanti all’edicola della Madonnina che ha protetto per tante stagioni il raccolto dei Giorgini, dove ora fiorisce un cespuglio di rose rosse selvatiche.