Pesaro, la carica dei 95 Giorgini: dopo 50 anni maxi riunione di famiglia nello storico casale di Case Bruciate

Pesaro, la carica dei 95 Giorgini
Pesaro, la carica dei 95 Giorgini
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 12 Giugno 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 07:29

PESARO Dalla veterana del gruppo alla più giovane, cioè Maria quasi ottantenne e una bimba di 4 anni arrivata insieme ai genitori dalla Germania, la famiglia Giorgini ha vissuto ieri un emozionante tuffo nel passato con la grande rimpatriata a Case Bruciate, nel vecchio casale e poi attorno a un’allegra tavola imbandita. Tutti i 95 discendenti, pochissimi mancavano all’appello, a mezzogiorno si sono ritrovati nel podere dove i capostipiti, Antonio ed Elisa Giorgini, facevano i bracciati e lavoravano la terra dei loro ”padroni”, i Morselli, in realtà ”amici fraterni”, ancora proprietari del casolare rimesso a nuovo.

 


I protagonisti


E poi tutti a fare festa al ristorante Barcollo nel circolo Arci della frazione. Protagonisti della rimpatriata sono stati loro, i 10 figli eredi diretti della progenie (erano all’origine 12 fratelli e sorelle), di nuovo insieme dopo oltre 50 anni a ricordare i tempi delle fatiche e delle gioie dei campi, quando loro erano ragazzi che giocavano e si rincorrevano nell’aia, oppure giovani che aiutavano i genitori nei lavori della campagna. In posa nella foto ricordo di questa memorabile domenica 11 giugno 6 signore (Maria, Gisella, Ester, Claudia, Daniela e Milena) e 4 uomini (Luigi, Giancarlo, Ubaldo e Fabio). Sono invece morti diversi anni fa Ottavio e Mario. Al raduno dei 95 discendenti con i nipoti e i congiunti, che si sono riabbracciati nel prato della masseria, erano presenti anche gli eredi dei proprietari del podere, Gabriele Morselli e il cugino Valerio che hanno riaperto le porte del casale.


Le emozioni


Con i brividi per l’emozione, i Giorgini sono rientrati in quelle mura antiche per toccare con mano il loro passato trascorso sulle colline di Case Bruciate.

Per tutti gli anni ’70 fino ai primi ’80 gli agricoltori hanno coltivato la terra dei parenti dello scrittore e drammaturgo di origini pesaresi Ercole Luigi Morselli, del ramo legato ai ceramisti Molaroni. «Sono molto commosso e felice nel rivedere tutta la famiglia al completo - diceva circondato dai suoi cari Fabio Giorgini, 60 anni, che insieme alla nipote Chiara e a Gabriele Morselli ha organizzato il raduno -. Non avrei mai immaginato di ritrovarci in tanti e soprattutto entrare di nuovo nella casa dove hanno vissuto e poi sono morti i nostri genitori, Antonio ed Elisa. Un piacere ritrovarsi e scambiarci i ricordi dei tempi passati e condividere tanta allegria. Credo che di famiglie così numerose e affiatate ce ne siano rimaste davvero poche nella nostra provincia, siamo una realtà unica. Maria è la più anziana, sta per compiere ottant’anni, mentre l’ultima arrivata è la nipotina di 4 anni, venuta dalla Germania insieme ai genitori proprio per il raduno. Io adesso vivo a Urbania, gli altri fratelli e sorelle abitano a Pesaro, Montecchio, Borgo Massano e Gabicce Mare. Solo un nipote è emigrato all’estero». 


Legame rinsaldato


Un legame di parentela molto forte a tenerli uniti, rinsaldato ora da questa indimenticabile rimpatriata. Ed è stato facile emozionarsi anche davanti all’edicola della Madonnina che ha protetto per tante stagioni il raccolto dei Giorgini, dove ora fiorisce un cespuglio di rose rosse selvatiche. 
 

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