L'odissea di Anna, anziana e cieca pesarese: «Ridatemi il mio parcheggio per disabili»

L'odissea di Anna, anziana e cieca pesarese: «Ridatemi il mio parcheggio per disabili»
L'odissea di Anna, anziana e cieca pesarese: «Ridatemi il mio parcheggio per disabili»
di Miléna Bonaparte
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:06

PESARO Anna la conoscono tutti in quel rione del centro storico, è un’anziana cieca da quando aveva 13 anni, abita in uno dei tre condomini dell’Erap di via Mengaroni, nell’alloggio popolare assegnatole nel lontano 1992, ma il suo quotidiano calvario legato alla disabilità negli ultimi tempi si è aggravato. La vita è diventata praticamente un incubo per colpa di un parcheggio con le strisce gialle che non le è stato più concesso, sommato all’ostilità dei vicini che, invece di andarle incontro, non le darebbero tregua. Può sembrare una questione all’apparenza semplice da risolvere con un posteggio in più, ma non per la signora di 75 anni alle prese con una sorta di Via Crucis perché sia la figlia Cristina, 46 anni, sia i volontari della onlus Gulliver e il personale di Sos Taxi che la assistono negli spostamenti non sanno mai dove piazzarsi tra lamentele e proteste continue. 


I conteggi

I posti riservati ai disabili sono due, ma da quando il Comune nell’ottobre del 2017 ha affidato la gestione di tutti gli stalli a Pesaro Parcheggi sono venuti fuori i guai.

Un posto è stato assegnato infatti all’inquilino con handicap e vettura di proprietà, mentre l’altro sarebbe a disposizione della chiesa di Santa Maria del Carmine di corso XI Settembre. Anna è rimasta quindi tagliata fuori perché la figlia non risiede con lei e quindi era impossibile documentare la proprietà di un’automobile: «Fino a circa sei anni fa la mamma aveva il suo parcheggio con tanto di contrassegno dei disabili - spiega Cristina -, il problema è insorto quando l’area è stata gestita da Pesaro Parcheggi e la parrocchia del Carmine ha richiesto un posto con strisce gialle. L’inquilino disabile che ha avuto l’altro stallo non lo vuole condividere con noi perché dice che è di ”sua proprietà”. E poi ci si mette anche la maleducazione di chi non ci lascia sostare davanti a casa, rendendo di fatto inaccessibile l’area per chi viene a prendere mia madre. Sono costretta a parcheggiare nella zona blu, ma se devo fare scendere davanti a casa la mamma si creano ogni volta dei problemi. Un disabile non ha solo diritto di parcheggiare nelle zone dedicate, ma dovrebbe godere anche di agevolazioni durante tutti i suoi spostamenti». 

Gli abusivi

L’atmosfera in via Mengaroni non è proprio delle migliori, anche perché c’è pure chi parcheggia abusivamente nei posti riservati ai disabili. «Mi muovo sulle mie gambe con l’aiuto di qualcuno che mi sta vicino, non uso ancora la sedia a rotelle e il carrellino - afferma Anna -. Sono cieca da quando avevo 13 anni, ho perso la vista all’improvviso per un glaucoma, nonostante i diversi interventi chirurgici non c’è stato niente da fare, abbiamo contattato specialisti anche in America, ma ci hanno detto che ormai il nervo ottico si era atrofizzato». Sembra che non ci sia una soluzione per una disabile di 75 anni cieca e con difficoltà motorie. «Tutti i giorni vado a pranzo da lei - sottolinea Cristina -, la nostra storia legata alla richiesta di un parcheggio sotto casa è un’odissea che non ha portato a nulla. Alla fine la mamma si è messa in lista d’attesa per avere un’area di sosta a pagamento da Pesaro Parcheggi, anche se io non sono per niente d’accordo. Abbiamo provato a fare intervenire l’amministratore del condominio, ma niente da fare. Pure l’Unione italiana ciechi si è arresa. I vigili urbani ci hanno risposto che non possono intervenire. La parrocchia, invece di aiutarci, ha pensato bene di bloccare il parcheggio installando una barra di ferro chiusa con lucchetto. Adesso finalmente l’ha tolta. Abbiamo contattato anche la Garante delle persone con disabilità che ha provato a venirci incontro in tutti i modi». 
E della vicenda si è fatto riferimento anche in consiglio comunale l’estate scorsa. «La famiglia mi ricontatti pure - ha dichiarato l’assessore alla Operatività Enzo Belloni -, posti per disabili ce ne sono al momento solo due, ma ne possiamo chiedere un altro giallo togliendone uno bianco, la disponibilità è quella che è». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA