Federcaccia, assemblea fanese molto tesa. Si litiga sugli appoggi politici: sfiorato lo scontro fisico

Federcaccia, assemblea fanese molto tesa. Si litiga sugli appoggi politici: sfiorato lo scontro fisico
Federcaccia, assemblea fanese molto tesa. Si litiga sugli appoggi politici: sfiorato lo scontro fisico
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Domenica 27 Agosto 2023, 14:37

FANO Cacciatori a convegno nella sede della cooperativa Tre Ponti per l'assemblea della Federcaccia convocata l'altra sera a pochi giorni dall'inizio del calendario venatorio, un calendario su cui ogni anno si instaura un braccio di ferro tra ambientalisti che non mancano di ricorrere al Tar al fine di introdurre clausole sempre più restrittive e i cacciatori stessi che invece intendono difendere la loro passione.

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C'era il deputato Baldelli

All'assemblea hanno portato il loro sostegno il deputato Antonio Baldelli di Fratelli d'Italia, l'assessore regionale all'ambiente Stefano Aguzzi e il consigliere regionale Marco Ausili di FdI. Non pochi i problemi posti sulla graticola dal presidente regionale della Federcaccia Paolo Antonioni che ormai giunto alla fine del suo mandato (scadrà il prossimo anno) ha sempre difeso con passione la categoria, sostenendo l'esigenza di rispettare le norme e i regolamenti e seminando sempre più la necessità di rispettare la natura, quale fonte primaria della riproduzione della fauna. L'altra sera, comunque, gli animi erano piuttosto accesi e non sono mancati bisticci anche tra i presenti. A provocarli la diversa opinione nutrita sull'appoggio dato dalla categoria dalle diverse coalizioni che hanno governato la Regione Marche, con la minaccia di un cacciatore di strappare il tesserino e andare a iscriversi in Emilia Romagna; per poco non si è verificato un contatto fisico. Quest'anno si inizia con una pre-apertura di 6 giorni il 2 settembre, si prosegue il 3, il 6, il 9, il 10 e il 13. «Quello che non va ha evidenziato Polo Antonioni è l'esclusione del colombaccio che è stato salvaguardato per i primi tre giorni, a fronte di una prassi ultradecennale che lo voleva cacciabile fin dal primo momento; in più è stata decurtata di una giornata la caccia alla quaglia a fronte di una nostra richiesta per l'11 settembre. Ma quello che chiediamo con più forza alla Regione Marche è un atto di coraggio per la chiusura del calendario venatorio al 31 gennaio prossimo consentendo fino a questa data la caccia alla beccaccia, ai tordi e agli acquatici, così come hanno fatto altre regioni, Un dato positivo è il ritorno del meriglione tra le specie cacciabili». Quest'anno infatti la Regione Marche si è autoridotta il periodo di caccia fino al 20 gennaio per alcune specie. Siamo in presenza di un territorio alquanto delicato, sconvolto da reiterati eventi atmosferici che hanno inciso anche sulla presenza dell'avifauna, in modo particolare su quella stanziale.
Ridotto ai minimi termini il numero di lepri e fagiani, Senza parlare dei danni provocati dai cinghiali, il cui numero, invece è aumentato alquanto, causando gravi problemi alla agricoltura.

Il progetto alternativo

La Federcaccia comunque ha presentato un suo progetto teso a conciliare la quantità dei prelevamenti con la necessità di salvaguardare l'ambiente e di incentivare la riproduzione.

Per l'assessore Aguzzi occorre comprovare con una serie di dati scientifici, desunti e rilevati sul territorio, la realtà rappresentata e quindi avvalorare le idee progettuali proposte. Ha rilevato che in questi anni ha prevalso l'idea del cacciatore sentinella del territorio.

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