La Cna alza il muro: «Giù le mani dalla moretta, è un patrimonio della città di Fano». Scontro con Confesercenti

La Cna alza il muro: «Giù le mani dalla moretta, è un patrimonio della città»
La Cna alza il muro: «Giù le mani dalla moretta, è un patrimonio della città»
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 7 Ottobre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:30

FANO «Giù le mani dalla moretta, è un patrimonio dell’intera città». Si potrebbe riassumere in questi termini l’intervento del direttivo Cna, che chiede all’amministrazione fanese di disciplinare da ora in poi ogni iniziativa promozionale riguardante il caffè forte della tradizione marinara. Immediata la replica di Confesercenti, che in tutta evidenza si è sentita tirare in ballo per il suo Circuito moretta. Condivisa la valutazione di Cna «sull’opportunità di un coordinamento per promuovere le risorse locali»; dissenso invece sull’altro aspetto della questione.

 
Il confronto


«Far conoscere e promuovere un prodotto e le attività locali non significa appropriarsene, né dare patenti», argomentava ieri il direttivo di Confesercenti e Fiepet Fano, aggiungendo: «Al contrario vuol dire mettere in vetrina, far conoscere, valorizzare e promuovere il territorio, le eccellenze e le attività che vi operano». 


La nuova frizione fra associazioni di categoria fanesi è iniziata con un affondo di Cna: «Il rincorrersi e affastellarsi di iniziative all’insegna della celebre bevanda rischia solo di creare confusione».

Una situazione che otterrebbe l’esatto contrario dell’obiettivo da perseguire: valorizzare un prodotto simbolo di Fano. «Non ci sono baristi a Fano – prosegue Cna – che non sappiano preparare la moretta secondo la ricetta della tradizione. Chi più, chi meno, hanno dedicato alla bevanda la giusta attenzione, professionalità e precisa scelta di dosi e prodotti che la compongono. E dunque ci pare quanto meno fuori luogo che si diano patenti, bollini, attestati della moretta doc a questo o a quel bar o esercizio solo in base all’adesione a un’iniziativa di questo o quel soggetto privato. La moretta è di tutti e non di una sigla associativa o di un sodalizio e non può essere una locandina, un adesivo o un totem a indicare dove si gusta la migliore moretta.

È un po’ come se a Pesaro qualcuno si fosse appropriato della pizza Rossini che è, e rimane, un patrimonio della città. Anzi, nel caso di Pesaro tutti hanno collaborato a iniziative promozionali del piatto e della città. Cosa che invece non sta avvenendo a Fano con la moretta. Manca insomma un’azione corale».

Replica Confesercenti: «Non si tratta di primeggiare o escludere, piuttosto di far conoscere la professionalità degli operatori e la qualità dei prodotti, cercando di dar loro visibilità e di aumentare la percezione dell’accoglienza. Siamo d’accordo con i colleghi di Cna: moretta e brodetto sono di tutti, sono di Fano. Da più di vent’anni promuoviamo il brodetto in Italia e all’estero e ora intendiamo promuovere al meglio anche la moretta. Perché, anche Cna sarà d’accordo con noi, questo è il nostro lavoro di sindacato. Ecco perché, alle uscite sulla stampa, preferiremmo una condivisione dei progetti. E a proposito di patenti, speriamo che si smetta di darle al lavoro altrui». 


Pagnoni si chiama fuori


«Non credo che Cna si rivolga a Una città da gustare», conclude l’organizzatore Paolo Pagnoni: «Sulla moretta è stato organizzato un semplice laboratorio per individuare la migliore miscela di caffè da utilizzare. Secondo dieci baristi esperti è al 70 per cento di qualità Arabica e al 30 di Robusta».

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