Pesaro, l’assemblea vota all'unanimità Biancani candidato sindaco. Il segretario Pd Bellucci: «No promesse, noi portiamo credibilità»

Pesaro, l’assemblea vota all'unanimità Biancani candidato sindaco
Pesaro, l’assemblea vota all'unanimità Biancani candidato sindaco
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 13:29
PESARO Dice di essere «tre volte contento» Giampiero Bellucci, segretario comunale Pd che l'altra sera ha sovrinteso all'assemblea dei democrat che si è pronunciata all'unanimità sulla candidatura di Andrea Biancani a sindaco di Pesaro: «Sono contento del percorso che il Pd ha fatto, sono contento dell'entusiasmo e della concretezza di Andrea, sono contento del sostegno di tutti, siamo pronti per continuare a dare a Pesaro una squadra coesa e determinata». 


Un'impresa che negli ultimi mesi gli è costata, se non proprio lacrime, sicuramente parecchi litri di sudore, ma che Bellucci con sano pragmatismo separa tra il prima e il dopo il selfie di mezzanotte postato qualche giorno fa dal sindaco Matteo Ricci dove si ufficializzava il nome di Biancani. «Rivendico il lavoro svolto, le scelte fatte e sostenute - argomenta ora Bellucci - io ho insistito, e anche molto, in colloqui, incontri e partecipazione, ma va detto che hanno messo tutti qualcosa in termini costruttivi.

Quanto fatto come segreteria Pd non lo relego certo agli ultimi mesi, nei quartieri si è portato avanti un impegno straordinario che darà i suoi frutti. Quanto a Biancani in assemblea ha fatto un intervento efficace e concreto, toccando tutti gli assetti principali. Adesso è il momento di ascoltare e di lavorare ancora di più se è possibile».

«No promesse, noi portiamo credibilità»

«Non sarà una campagna elettorale di promesse, porteremo i fatti, la nostra credibilità nel welfare e nei servizi. Sono consapevole dell'importanza che avrà Pesaro e il suo Comune per il centrosinistra. Al campo largo lavoriamo da parecchio, abbiamo incontrato o incontreremo i 5 Stelle, Più Europa, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione. A tutti raccomando concretezza, perchè ognuno deve portare qualcosa e convergere sui punti programmatici». Poi la chiosa sibillina, ma forse nemmeno troppo se si guarda al ventaglio delle alleanze sulla carta: «Evitiamo che per far entrare uno, debba uscire qualcun altro».

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