Disabili a Fano, in ritardo l'appalto per gli educatori. Il presidente dell'Ats 6, Tinti: «Per 18 giorni provvedono i Comuni»

Disabili, in ritardo l'appalto per gli educatori. Il presidente dell'Ats 6: «Per 18 giorni ci pensano i Comuni»
Disabili, in ritardo l'appalto per gli educatori. Il presidente dell'Ats 6: «Per 18 giorni ci pensano i Comuni»
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 7 Settembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 13:10

FANO - Evitato per un soffio il disservizio all’assistenza educativa nella scuola per i disabili. Per gli operatori del settore, però, la fibrillazione è stata come la classica goccia nel vaso già colmo.

Una categoria di lavoratori, che si definisce «bistrattata», è ormai ben oltre il limite della sopportazione. Per prima cosa sta riconsiderando la rappresentanza sindacale.  Nelle Marche è infatti nato il comitato per i diritti degli educatori professionali.

Il cambio di sindacato

L’altro ieri sera ha incontrato a Fano, nella sede del centro sociale Grizzly, i quadri sia regionali sia nazionali di Usb, sindacato di base. Dopodomani, inoltre, un presidio pubblico in piazza Amiani a Fano.

Per alcuni giorni è stato concreto il rischio che l’assistenza educativa non iniziasse con il nuovo anno scolastico, perché il bando per assegnare il servizio relativo agli studenti con disabilità scadrà il 18 settembre, dopo l’inizio delle lezioni previsto il 13 del mese. Si profilava quindi un vuoto, che si sarebbe potuto protrarre da qualche giorno a un tempo più lungo.

Soluzione in extremis

Gli uffici dell’Ambito territoriale sociale hanno cercato una soluzione al problema, individuata nella serata di martedì scorso e ufficializzata ieri mattina dal presidente Dimitri Tinti: «Per garantire la continuità del servizio associato, supportare le famiglie ed evitare disagi, i Comuni hanno deciso di utilizzare risorse proprie per attivarne l’affidamento diretto dal 13 al 30 settembre, nelle more delle procedure per completare la gara».

Questione risolta, dunque, ma non del tutto. Resta incalzante il tema di prospettiva e di carattere generalizzato, che è la richiesta di risposte esaustive al malcontento e all’insoddisfazione degli esasperati educatori. Figure che fanno con grande slancio e motivazione un lavoro delicato, potendo però contare su tutele pari a zero o quasi.

«Gli appalti al ribasso»

«Gli appalti al ribasso – si spiega nel comitato – comportano che l’inquadramento professionale sia di un livello più basso. E in caso di assenza da parte del bambino o del ragazzo l’educatore resta a casa senza essere pagato. Può succedere che in questo modo si perda anche metà dello stipendio. Poi ci sono le notti passive, quando si dorme in struttura: il compenso economico scatta soltanto in caso di emergenza. Non sono riconosciuti gli spostamenti, anche fuori città, da affrontare per il servizio domiciliare».

«Per il nuovo anno scolastico – spiega Tinti – saranno attivati interventi di assistenza educativa a favore di 190 studenti con disabilità. Sono 17 i nuovi beneficiari, per un totale complessivo di 1.250 ore settimanali, rispetto alle 1.196 del 2022/2023 a favore di 182 studenti con disabilità. Ciò dimostra che, a fronte di maggiori richieste, non c’è alcun taglio alle ore di assistenza in ambito scolastico».

In conclusione «nessuna negligenza e nessuna superficialità», semmai «senso di responsabilità e tanta attenzione».

Le critiche politiche

Trancianti le critiche dalle opposizioni consiliari. La struttura pubblica, sottolineano i 5 Stelle, «ha pensato bene di programmare il bando con scadenza al 18 settembre», l’augurio è che «il ritardo sia involontario, anche se resta colpevole». Per Fratelli d’Italia la pezza non occulta il buco: «Gravissimo ciò che è accaduto. Dopo la tassa sulle persone con disabilità per i trasporti, questa volta l’amministrazione comunale si è proprio dimenticata di loro». Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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