Una furia di ragazza, aggredisce compagno e poliziotti (che la fermano con il taser): ora farà lavori socialmente utili a Pesaro

Una furia di ragazza, aggredisce compagno e poliziotti (che la fermano con il taser)
Una furia di ragazza, aggredisce compagno e poliziotti (che la fermano con il taser)
di Luigi Benelli
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Martedì 7 Novembre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 19:01
PESARO Prima le minacce e gli insulti al marito, poi l’aggressione ai poliziotti che furono costretti a usare il taser per fermare quella furia difficile da contenere fisicamente. Ieri la sentenza nei confronti della donna che era finita a processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate e che ha patteggiato la pena finendo indirizzata ai lavori socialmente utili. Davanti al giudice monocratico è comparsa una donna rumena di 36 anni difesa dall’avvocata Elena Fabbri.  


Qualche mese fa


La storia risale all’agosto scorso quando in strada delle Fabbrecce, in piena notte, la donna, in condizioni psicofisiche alterate, aveva aggredito il compagno, molto più anziano di lei. Lo stesso, impaurito perchè non riusciva a contenere la convivente, aveva chiamato la polizia perchè potessero bloccarla e riportare la calma. Ma la donna aveva usato per gli agenti lo stesso trattamento accogliendoli con sputi in faccia e minacce di morte. Poi la resistenza, tanto da costringere i poliziotti a usare il taser e bloccarla mani e piedi.

Una furia riemersa in questura dove la 36enne aveva scardinato una porta e lanciato una sedia contro un agente, ferendolo. Alla fine era stata immobilizzate ed erano scattate le manette per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Non era nemmeno la prima volta.

Secondo arresto

Era il secondo arresto nel giro di due settimane. Anche nel precedente episodio, la donna aveva bevuto e aveva aggredito il compagno non prima di avergli sottratto la carta di credito e minacciato. E anche quella volta era stata arrestata e poi rimessa in libertà. Sembrava fosse stato un fatto sporadico ma poi la 36enne ci era ricascata a inizio agosto perpetrando lo stesso copione. Tornata sobria e resasi conto dell’accaduto aveva poi chiesto scusa ma intanto il procedimento giudiziario ha fatto il suo corso. Ieri la rumena, assistita dall’avvocata Fabbri, ha patteggiato la pena di 5 mesi e 20 giorni, accedendo alla possibilità di svolgere lavori socialmente utili per poter estinguere definitivamente il reato.
 

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