PESARO E’ durato più di 7 ore l’intervento di Marche Multiservizi per sistemare la rottura alla condotta di distribuzione in uscita dal serbatoio di San Gaetano che alimenta tutta la città di Pesaro e parte del circondario: da Montelabbate, a Vallefoglia, fino a Gradara e Tavullia. La rottura, avvenuta martedì pomeriggio, ha interessato una valvola del peso di circa 60 quintali ed ha reso necessario l’impiego di 12 addetti di Marche Multiservizi con l’ausilio di 8 mezzi (cinque camion, due pompe ed un’autogru) per la riparazione. Un intervento straordinario grazie al quale l’erogazione dell’acqua, sospesa intorno alle 18 della giornata di martedì, è gradualmente ripartita nel corso della notte in tutta la città, finchè tra le 7 e le 8 in tutti i quartieri da rubinetto ha ripreso a scorrere. I lavori eseguiti attualmente consentono la regolare distribuzione dell’acqua in uscita dal serbatoio.
La ricostruzione
«Un intervento molto complesso determinato da una rottura inusuale che non mi era mai capitato di vedere negli ultimi 40 anni – spiega la direttrice della funzione Reti di Marche Multiservizi Simona Francolini – Martedì pomeriggio per tutelare i Comuni del circondario, serviti dal serbatoio di San Gaetano e per ripristinare a Pesaro il servizio nel minor tempo possibile, abbiamo dovuto temporaneamente sospendere l’erogazione dell’acqua, così da consentire lo svolgimento di lavori complessi a 4 metri di profondità che hanno richiesto anche l’impiego di un’autogru di una ditta esterna per il sollevamento della valvola danneggiata. E’ stato massimo l’impegno da parte di Marche Multiservizi per eseguire i lavori nel minor tempo possibile cercando di ridurre i disagi per cittadini ed esercenti».
Presente Belloni
A seguire passo a passo l’intervento anche l’assessore Enzo Belloni con delega alla Protezione civile che sulla sua pagina social, insieme a quella istituzionale del Comune di Pesaro, lanciava periodici aggiornamenti per le migliaia di pesaresi in attesa: «È stata una giornata molto impegnativa - ha detto quando tutto si è concluso - ma ce l’abbiamo fatta.
L’organizzazione
Ieri mattina i bar, le pasticcerie, i forni, nonostante diverse ore a secco, hanno retto al disservizio, organizzandosi ognuno secondo le proprie possibilità e la propria clientela per essere pronti all’apertura. Dai fornai alle attività di ristorazione fino a lavanderie artigiane e toilettatura di animali domestici, ognuno si è organizzato per ridurre al minimo i disagi. La maggior parte dei panettieri si è organizzata con mezzi propri, e per fortuna riferisce Angelini dell’omonimo panificio, l’acqua è tornata intorno alle 2.30 «consentendo più o meno di lavorare anche perché la maggior parte di noi ha semplicemente utilizzato diverse bottiglie d’acqua minerale per tamponare il disagio».