Via Passeri dimenticata «Qui il Natale non arriva»

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Domenica 8 Dicembre 2019, 05:04
LA PROTESTA
PESARO Rifiuti in strada, negozi abbandonati, luminarie residuali e un senso di abbandono che la nobiltà del Museo Rossini non riesce a cancellare. Anche quest'anno, per via Passeri, nemmeno il Natale riesce a fare il miracolo. L'apertura del Museo rossiniano ha acceso un faro sull'appeal della via ma per ora a beneficiarne sono soprattutto le attività vicine. La porta d'ingresso invece, è il tratto che più di altri risente di mancanza di attrattività e gli interventi di riqualificazione e migliorie, promessi dall'Amministrazione, restano ancora sulla carta.
Gli operatori
«Via Passeri è pronta ad accogliere chiunque voglia conoscere le nostre attività o visitare il Museo Rossini commenta Massimo Sorbini, gestore del bar Antaldi ma ci sono due problemi che più di altri stanno penalizzando questo tratto di centro: il nodo dei parcheggi, troppo pochi per i residenti, oltre alla mancanza di un arredo innovativo che possa attrarre ancora di più la passeggiata. Il museo Rossini sta creando indotto, ma sono ancora pochi i pesaresi che sono incuriositi a visitarlo e che quindi frequentano questa via. All'Amministrazione si chiede di accelerare sul progetto di abbellimento e riqualificazione. Sappiamo solo che il progetto dei giardini verticali è stato abbandonato. Quali allora sono le altre soluzioni?».
I residenti
Intanto i residenti si stanno organizzando per una raccolta firme volta a chiedere e proporre soluzioni alla sosta e alla carenza fisiologica dei posti auto, che nel tratto adiacente al museo sono stati eliminati. Nel weekend dell'Immacolata non è ancora steso il tradizionale tappeto rosso. «Per ogni nuova attività che apre ce ne sono almeno due che scelgono invece di chiudere o trasferirsi commenta Stefano Mancini, da quattro anni titolare della libreria Didot Bookstore c'è chi torna a provarci, e negli ultimi tempi nuove attività giovani si sono affacciate sulla via, dalla bicicletta a un negozio originale e innovativo di video: questo certo, contribuisce a ricreare una certa vitalità ma si potrebbe fare di più. Soprattutto nel tratto iniziale dopo piazzale Lazzarini, è purtroppo visibile e sotto gli occhi di tutti, quel vecchio palazzo sfitto e abbandonato da quasi vent'anni. Le sue vetrate sono ampie ma lasciate in abbandono. Eppure l'Amministrazione è attiva contro il degrado. Perché non pensare a un'ordinanza, che imponga al privato di mettere mano, almeno a una manutenzione della facciata e delle vetrine? Spazi, che si potrebbero affittare per esposizioni o mostre temporanee, oppure come in altri luoghi della città servirebbe un pannello per rendere quel vecchio immobile più decoroso, in una via storica che vuole crescere».
Le cattive abitudini
Mancanza di attenzione e pessime abitudini, anche all'angolo di palazzo Antaldi, fa notare Claudia Ottaviani, titolare dell'omonimo laboratorio orafo. «Ci sono privati che non effettuano la raccolta porta a porta come invece dovrebbero, la conseguenza in assenza di controlli di operatori e dell'azienda gestore, sono tanti sacchetti trasparenti con rifiuti di ogni genere, che ogni giorno vengono lasciati agli angoli della via o davanti alle vetrine delle attività. Così come sono state posizionate rastrelliere per bici, però inutilizzate, quasi sempre vuote e che hanno tolto altri posti auto per residenti». Fra i residenti , il problema della sosta e delle sanzioni è fra i più sentiti, oltre alla necessità di vedere attuate soluzioni e nuove idee promesse più volte dall'Amministrazione per migliorare arredo e caratterizzare questo spazio di centro. Si sta cercando di riunire quanti più residenti per presentare al Comune un documento di lamentele e ricerca di soluzioni all'interno della Ztl.
La petizione
Oltre ai residenti anche alcuni gestori, come il titolare del bar e altri, ritengono del tutto insufficienti gli spazi parcheggio ricavati in via Oberdan vicino al pronto soccorso del San Salvatore. Il problema, tornato di recente all'attenzione sono quei verbali a raffica delle ultime settimane emessi per le auto sul lato sinistro della via. I residenti hanno invece necessità di avere altri spazi per la sosta e migliorare controlli e segnaletica in via Oberdan, oltre a trovare un'intesa con l'Amministrazione per una maggiore tolleranza verso quelle auto in sosta nella parte sinistra della via, soprattutto considerando questo periodo natalizio.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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