«Costretti ad acquistare i ponteggi dalla Slovenia»

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Martedì 21 Settembre 2021, 05:07
PESARO Boom per il settore costruzioni (edilizia ed impiantistica) che torna a viaggiare su livelli pre-crisi. A dare questo forte impulso sono state soprattutto le misure di defiscalizzazione previste per i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico di abitazioni, condomini ed anche la messa in sicurezza di molti edifici pubblici. «Si tratta di misure strutturali dice il segretario della Cna di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni la cui riconferma ha consentito la ripartenza a razzo di un settore provato dalla crisi prima della pandemia. Ma questo rilancio rischia di essere vanificato dalle difficoltà di reperimento delle materie prime; dal vertiginoso aumento delle stesse e dalla mancanza di personale». Fausto Baldarelli, responsabile di Cna costruzioni aggiunge: «Per le oltre 6mila imprese del Pesarese questa impennata sta creando non poche difficoltà, soprattutto nella programmazione degli interventi e nella definizione di un calendario e di un prezziario che possa essere rispettato, vista la continua rincorsa dei prezzi e la difficoltà nel reperire le materie prime. Basti pensare che alcune delle nostre imprese sono state costrette a riacquistare - dopo averle vendute negli anni della crisi impalcature e ponteggi dalla Slovenia». Tipologia di interventi: il Superbonus, con il suo 110% di defiscalizzazione, non è stato il protagonista assoluto. Nel Pesarese la parte del leone spetta al cosiddetto Bonus facciate (tinteggiatura e sistemazione dei balconi), che registra il 55% sul totale degli interventi richiesti per un importo medio ad abitazione tra i 12 e i 18mila euro. «Considerando la morfologia urbanistica del territorio con molte case quadrifamiliari - spiega Baldarelli - si tratta di interventi medi di 100mila euro il cui recupero fiscale è del 90%. Ma per il Bonus facciate c'è il termine del 31 dicembre e, al momento, non sono previste proroghe». Al secondo posto (25%), si piazza il Bonus efficientamento energetico, con misure di defiscalizzazione del 65% ed un importo medio dei lavori tra i 10 e 15mila euro. Al terzo posto (15%) il Bonus ristrutturazioni (con recupero fiscale del 50%), per un importo medio di 35-40mila euro. All'ultimo posto il Superbonus del 110% con appena il 5% sugli interventi totali e con lavori per importi oltre i 70mila euro. L'entità e la complessità delle procedure (siamo ancora nella fase del completamento di molte pratiche), la rendono al momento una delle misure meno applicate nonostante l'appetibilità data dalla percentuale di recupero fiscale.
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