Fase 2 in Campania: per i negozi orari extralarge e più spazio ai ristoranti

Fase 2 in Campania: per i negozi orari extralarge e più spazio ai ristoranti
di Adolfo Pappalardo
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Venerdì 15 Maggio 2020, 23:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 13:20

Stavolta in campo non ci sono misure più restrittive. No, al contrario, per questa Fase 2 il presidente Vincenzo De Luca considera troppo stringenti i protocolli di sicurezza per alcune attività economiche. E vuole la certezza, anche a costo di prendersi qualche giorno in più, di poter mettere mano su alcune cose. E, quasi sicuramente, entro oggi arriveranno le linee guida campane. Ma, niente paura, un po’ più larghe per quel che riguardale distanze nei ristoranti, negli stabilimenti balneari e la facoltà per tutti i commercianti di poter aprire senza vincolo del giorno di riposo o del festivo e con orari maxi: dalle 7 alle 23 per i negozi. «Per cercare di recuperare il tempo perduto», continua a ripetere De Luca che ora, anche se ribadisce la chiusura dei confini sino a fine maggio (ma d’altronde il governo per ora impone lo stop sino al 2 giugno), vuole andare incontro alle esigenze degli operatori. Unico neo due-tre giorni di ritardo rispetto alla data di lunedì che segna davvero, anche piscologicamente, la fine del lockdown grazie all’apertura degli esercizi commerciali.

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Al centro i protocolli Inail che nella giornata di ieri sono stati al centro dei colloqui tra governatori ed esecutivo. E, bisogna dirlo, tutti i presidenti di Regione considerano i criteri troppo stringenti. A cominciare dai quattro metri per i clienti di bar e ristoranti e dei cinque per gli stabilimenti balneari. Ieri il premier Conte apre chiarendo come non è necessario il rispetto letterale dei protocolli di sicurezza indicati dall’Inail ma possono esserci norme differenziatie nelle regioni che devono, però, rispettare i principi chiave delle linee guida. E così si punta ad andare incontro alle richieste piuttosto che adottare criteri stringenti, secondo un documento condiviso dei governatori presentato ieri sera. 
 


I RISTORANTI
«I ristoratori non hanno avuto nemmeno in tempo per prepararsi: io credo si debba aprire tutto giovedì», spiega De Luca che vorrebbe posticipare rispetto all’apertura prevista per dopodomani: «Vogliamo indicare misure meno restrittive, con i protocolli nazionali invece lunedì non aprirebbe il 70 per cento dei ristoranti». Ed è lui stesso a spiegare i criteri allo studio. Non i due metri previsti ora ma «1 metro spalla a spalla, prevedendo pannelli protettivi tra tavolo e tavolo con materiali non esosi». E aggiunge: «So di plexiglass che va a 300 euro al metro quadro: roba da mandargli la Finanza...». «Per questo credo - dice quasi se stesse parlando a tu per tu con i ristoratori per rassicurarli - sia meglio prendersi 2-3 giorni per aprire tutti i ristoranti. Noi vogliamo che aprano tutti e abbiano misure meno restrittive». 

LE SPIAGGE
Anche per gli stabilimenti balneari, così come per le attività di ristorazione l’ex sindaco fa lo stesso ragionamento. «Stiamo studiando delle misure che consentano una ripresa ragionevole. La fascia costiera della Campania - dice - non è quella dell’Emilia Romagna o del Veneto. In particolare la costa della Penisola sorrentina e amalfitana non può consentire di avere un ombrellone ogni 5 metri, tanto vale chiudere le attività balneari. Quindi anche qui stiamo studiando, e lo faremo con attenzione nelle prossime ore, delle misure che consentano una ripresa ragionevole, il che significa nella sicurezza ma anche con una redditività per gli operatori. Altrimenti è inutile mettere su carta prescrizioni che poi non possono essere rispettate». E anche per le spiagge si punta a dimezzare la distanza prevista dal governo ma differenziandosi a seconda delle zone. Si punta a circa 2,5 metri almeno in luoghi particolari come le isole o la costiera sorrentina e amalfitana. E qui, si ipotizza alla Regione, un ruolo non secondario potrebbero averlo i sindaci che, sulle spiagge, di concerto con la Regione possono chiedere distanze ad hoc. 

GLI ORARI
«Abbiamo già deciso di avere orari dilatati al massimo: le attività commerciali possono aprire tutte, con orari che vanno dalle 7 di mattina alle 23 di sera.
Si può aprire nei festivi, quando si vuole e chi vuole», ribadisce sempre l’ex sindaco di Salerno che conferma come per attività «come barbieri, parrucchieri e centro estetici si decide sulla base delle indicazioni nazionali». Ma la Campania darà il via libera anche ad alcune attività sportive come il tennis, le gare di ippica senza pubblico, di motociclismo e golf. Via libera anche per le seconde case, purché si trovino in Campania, e alle visite nei luoghi dove si celebrano matrimoni.

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