L'EMERGENZA
SAN BENEDETTO «I dati che registriamo danno una situazione

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Venerdì 5 Marzo 2021, 05:04
L'EMERGENZA
SAN BENEDETTO «I dati che registriamo danno una situazione allarmante, derivata non solo dalla crisi economica dovuta alla pandemia ma anche dalla solitudine, dall'isolamento sociale, dall'aumento delle malattie legate al disagio mentale, dalle nuove povertà». Non ha bisogno di troppi commenti il dossier della Caritas. «Le categorie che maggiormente ci interpellano - proseguono dalla Caritas - sono soprattutto i malati, i giovani, gli anziani, i disabili, i senza fissa dimora, le famiglie ridotte in povertà dalla crisi». La miccia del malessere interiore è stata accesa dall'incertezza con cui sempre più persone guardano al futuro e la bomba sociale rischia di deflagrare del tutto quando finirà il blocco dei licenziamenti, attualmente imposto per legge. Purtroppo, sono sempre di più i nuclei familiari che hanno difficoltà ad affrontare pure le spese mediche. Un quadro ben chiaro agli operatori del Poliambulatorio: fiore all'occhiello della locale Caritas, con sede centrale in via Madonna della Pietà 111, zona Ponterotto. Lo sportello, coordinato dal dottor Carlo Di Biagio, offre una serie di servizi sanitari gratuiti. Attualmente, complici le norme anti-contagio ancora in vigore, l'accesso è possibile sono su prenotazione, da effettuare al numero: 0735- 588785. Grazie ai fondi dell'8x1000, lo sportello poliambulatoriale è rifornito di tutto ciò che serve per sostenere le tante esigenze degli ultimi. Ma, su questo fronte, non è mai abbastanza. Un esempio recente: ben 40 bambini provenienti da famiglie economicamente svantaggiate sono in attesa di costosi apparecchi ortodontici. Anche per questo intervento, la Caritas si appella alla generosità di tutti, ricordando la possibilità di donare anche tramite il codice Iban: IT 61K0306909606100000148373.
Restando in tema, la Caritas Diocesana ha in rampa di lancio una raccolta fondi straordinaria nelle parrocchie, per sostenere anche le persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia. L'iniziativa solidale è in programma per la quarta domenica di Quaresima, ossia il 14 marzo. «Forse la cosa più importante, prima ancora di raccogliere offerte, è far crescere la carità dentro le nostre comunità cristiane - puntualizzano dall'ente guidato da Don Gianni Croci -. Incamminati verso la Pasqua, questo è il tempo di mettere in gioco tutta la creatività di cui siamo capaci, per tessere relazioni di fraternità. Se è necessario il distanziamento fisico per evitare il contagio, indispensabile è evitare quello sociale perché senza relazioni si muore!».
Marco Braccetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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