Fra le macerie 14 colonie feline

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Sabato 21 Ottobre 2017, 05:00
LA CURA
ARQUATA Oltre 500 gatti e un centinaio di cani vivono oggi tra Arquata e le sue frazioni. E ci sono otto volontari dell'associazione animalista Leidaa di Ascoli a dare una mano: il sisma e le forti nevicate dei mesi passati aprono le ferite. Dallo scorso 24 agosto i volontari si recano ogni domenica nei paesi del cratere per garantire cibo e cure sanitarie a cani e gatti. Arquata, Capodacqua, Borgo, Pretare, Piedilama, Pescara, Peracchia, Trisungo: qui l'emergenza è grande. Il loro aiuto ogni volta è notevole: duecento chili di crocchette, cento barattoli di umido. «Non possiamo lasciarli soli», spiega Marianna Stefania, presidente dell'associazione. C'è bisogno di sostegno da parte di tutti: un veterinario assiste l'associazione per quanto possibile, ma le cure mediche sono costose. I volontari si autotassano per portare avanti il loro impegno, le difficoltà oggi sono tante. «Ci chiamano in molti per soccorrere i loro animali feriti. Noi non ci sottraiamo, ma siamo soli», aggiunge. Sono 14 le colonie feline censite ad Arquata, i volontari della Leidaa attraversano le macerie per portare assistenza. «Dopo il terremoto ci accompagnavano i vigili del fuoco tra le zone rosse, oggi andiamo avanti grazie ad un permesso del Comune», commenta la presidente. Sensibilizzare i cittadini e cercare le adozioni sono i primi obiettivi: «Abbiamo bisogno di volontari, cibo, donazioni e un posto che consenta la gestione provvisoria degli animali», aggiunge Tania Frascarelli, volontaria e segretaria provinciale del Movimento animalista. A tal proposito il partito creato da Vittoria Brambilla è pronto alla sfida con le urne: «Presenteremo i nostri candidati in tutte le regioni e collegi. La tutela ambientale e quella degli animali sono aspetti in secondo piano nelle agende politiche di oggi», fa sapere il coordinatore marchigiano, Roberto Biagiotti.
m. v.
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