Eventi, parcheggi e aiuti Commercio: oggi il D-Day

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Lunedì 19 Marzo 2018, 05:04
IL VERTICE
ASCOLI Si potrebbe ribattezzare commercio day la giornata di oggi che vedrà, questa mattina, istituzioni, associazioni e operatori commerciali (soprattutto del centro storico) riuniti nella sala della Ragione, a Palazzo dei Capitani, per trovare una soluzione alla grave crisi che sta minando la tenuta del settore commerciale ad Ascoli. Un confronto voluto a gran voce e con la forza di ben 700 firme di commercianti e di semplici cittadini raccolte dall'associazione Wap e consegnate all'Arengo. Il succo del messaggio è ineludibile: «Servono interventi e un Piano marketing, prima che sia troppo tardi». Ed il segnale è stato immediatamente recepito dall'Amministrazione che, dopo una conferenza dei capigruppo, ha fissato proprio questa seduta, dalle 9,30 di oggi, aperta a tutti coloro che volessero dare il loro contributo. Anche se, come è logico che sia, il processo per uscire dalle sabbie mobili di crisi e post terremoto, richiederà tempo e azioni prolungate. Quel che è certo, però, è che mai come stavolta servirà compattezza.
La seduta consiliare
Il confronto di questa mattina, di fatto, dovrebbe servire a sentire le voci di chi sta sul campo tutti i giorni e vuole segnalare le difficoltà del commercio e delle attività in genere in centro storico e analizzare anche quali possano essere le soluzioni da attuare per avviare una ripresa commerciale e una rivitalizzazione del centro storico. Un centro storico troppo spesso specie dopo il sisma lasciato solo, quasi abbandonato dalla città. E su questo punto andranno anche ricercati i motivi e le cause. «Dovevamo dare subito un impulso concreto spiega il presidente del consiglio comunale, Marco Fioravanti alla richiesta di interlocuzione dei commercianti ed abbiamo convocato subito, come conferenza dei capigruppo, questo consiglio comunale, anche se abbiamo aspettato di superare le elezioni per evitare strumentalizzazioni. Da parte nostra c'è un atteggiamento di totale apertura e condivisione».
«E' chiaro prosegue Fioravanti che andrà fatta un'analisi su più livelli. Il primo problema, di carattere generale e nazionale è costituito dalle difficoltà che vedono in sofferenza un po' tutti i centri storici italiani, ma questo non deve essere un alibi. Qui da noi, in più, c'è anche la problematica legata al terremoto e anche altre criticità da superare a livello comunale. C'è, ad esempio, la difficoltà che non dobbiamo tenere nascosta che è legata alla convenzione per la sosta. Una convenzione che parte da lontano, dalle precedenti legislature Ci sono, inoltre, anche aspetti che riguardano il traffico e una pianificazione di eventi condivisa. La linea giusta è quella di una totale apertura, anche con una maggiore interlocuzione con le associazioni di categoria che possono contribuire anche attraverso gli strumenti nazionali a loro disposizione».
Il documento formale
«Da questo Consiglio conclude Fioravanti - dovremo uscire con un documento informale ma unitario, che poi potrebbe trasformarsi in una mozione, anche per stimolare azioni di sensibilizzazione a livello nazionale e regionale, facendo pesare il fatto dei tantissimi posti di lavoro persi nel Piceno per colpa del sisma. E anche mandando un segnale alla Regione affinché i fondi per il post terremoto vengano indirizzati al sud delle Marche che sta soffrendo. Ovviamente valutando anche micro-azioni da attuare a livello locale».
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