Due contenziosi frenano la viabilità del territorio

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Mercoledì 13 Novembre 2019, 05:04
I NODI
ASCOLI Non bastassero i cantieri inevitabilmente lunghi per ripristinare i collegamenti vitali (quelli interni alla provincia ascolana che, dopo il sisma, deve essere praticamente ricucita), ecco nell'ultimo periodo un doppio schiaffo alle speranze di ripresa del Piceno con altrettanti procedimenti giudiziari che stanno stoppando impietosamente le due uniche arterie stradali in grado di collegare Ascoli e dintorni con il mondo: il blocco del cantiere sulla Salaria a causa del fallimento e il sequestro della Procura di Avellino di parte della carreggiata dell'A14 tra San Benedetto e Porto Sant'Elpidio per una questione legata alle barriere di protezione. Ma dalle barriere alle barricate, ora, il passo è breve. Ed ecco, quindi, le di protesta che cominciano a prendere forma dopo questo doppio colpo che aggrava la situazione di una rete di infrastrutture già deficitaria. Due tegole che nascono, tra l'altro, da motivi di carattere giudiziale-giudiziario.
Il problema Salaria
Sul fronte della Salaria, per quanto riguarda il cantiere per la galleria a Trisungo, dopo alcuni rallentamenti e le prime preoccupazioni, il colpo di grazia è arrivato nei primi giorni dello scorso mese di ottobre, con la presentazione dei libri contabili e l'istanza di fallimento dell'impresa Carena di Genova, che si era aggiudicata la gara. Ed ecco, quindi, il blocco inevitabile dei lavori, con tutto quello che ne consegue. In pratica, è in fase di stallo l'unica, consistente opera stradale finanziata al di fuori del terremoto nel territorio della provincia di Ascoli. Un futuro, dunque, col punto interrogativo. Con la richiesta della Regione con Ceriscioli, Bora e Casini al ministro De Micheli di arrivare ad una nuova gara di appalto scavalcando le procedure ordinarie. Il caso delle ore di code e dei rallentamenti continui nel tratto dell'autostrada A14 tra San Benedetto e Porto Sant'Elpidio, con parte delle corsie sequestrate dalla Procura di Avellino per problemi legati alle barriere di protezione, ha rappresentato la ciliegina sulla torta, anzi sul pasticcio che ora a parte il rischio incidenti sta praticamente isolando il Piceno dal resto d'Italia. La società Autostrade ha risposto che cambierà le barriere, ma non si conoscono ancora né tempi, né modalità.
l. marc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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