ASCOLI La richiesta del sindaco Fioravanti a Ceriscioli di una riapertura prima

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Giovedì 30 Aprile 2020, 05:04
ASCOLI La richiesta del sindaco Fioravanti a Ceriscioli di una riapertura prima possibile di parrucchierie e centri estetici, ma anche di bar e ristoranti. E, inoltre, l'attivazione di una speciale piattaforma per la prima seduta online della storia del consiglio comunale ascolano per l'approvazione del bilancio, entro il 10 maggio. Sono due delle iniziative attivate dall'Arengo nel bel mezzo di questa emergenza Coronavirus che incide inevitabilmente sulla vita della città. Per quel che riguarda l'aspetto delle riaperture possibilmente anticipate di alcune attività, il primo cittadino ascolano si è confrontato ieri pomeriggio sempre attraverso i supporti tecnologici con il presidente della Regione Marche, sollecitando proprio un'ordinanza che vada nella direzione di consentire a tutte quelle categorie che, secondo quanto annunciato dal premier Conte, dovrebbero rimanere chiuse fino al prossimo 1 giugno di ripartire prima possibile. E, soprattutto, prima che sia troppo tardi, considerando le difficoltà di continuare a sostenere spese senza incassi. Il sindaco Fioravanti, di fatto, ha chiesto a Ceriscioli - che aveva già dato segnali di apertura in tal senso di far riaprire prima possibile parrucchierie, centri estetici e attività di toelettatura per cani. Chiedendo, inoltre, di anticipare anche la riapertura di bar e attività di ristorazione che, secondo le indicazioni governative, non potrebbero rialzare le serrande prima di giugno. Intanto, il presidente del consiglio comunale, Alessandro Bono, d'intesa col sindaco, si è attivato per poter effettuare entro il 10 maggio la prima seduta consiliare del Comune di Ascoli in videoconferenza, ovvero con tutti i consiglieri collegati via computer. E si tratterà di una seduta importante perché servirà a sbloccare definitivamente il nuovo bilancio con la possibile attivazione delle misure per l'emergenza. Intanto, la lista Insieme per Ascoli, con Filiaggi, Cappelli e Girardi, ha preparato una mozione per l'utilizzo di eventuali fondi residui dei buoni spesa da destinare al sostegno di quelle famiglie con figli da 0 a 3 anni i cui genitori devono lavorare.
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