Luxottica, ecco il tendone mensa per chi non ha il green pass: «Due panini e uno yogurt, così siamo ghettizzati»

Il tendone all'esterno di Luxottica
Il tendone all'esterno di Luxottica
di Raffaella Gabrieli
4 Minuti di Lettura
Martedì 24 Agosto 2021, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 09:51

AGORDO - Dopo il lunch-box, per i dipendenti privi di green pass, in Luxottica è tempo di tendone dove consumarlo: nel quartier generale in Valcozzena da ieri è operativo un capannone che al proprio interno ospita tavoli e panche. E tra i lavoratori scoppia la polemica. Da una parte chi, privo della documentazione necessaria per mangiare in mensa, si sente ghettizzato; dall'altra chi invece loda i vertici aziendali per aver dato alle maestranze, per l'ennesima volta, un qualcosa in più per rispettare le normative in essere adottate per contenere la diffusione del Covid-19. Se su i canali social rivendicazioni reciproche non vengono risparmiate, con toni molto accesi, manager e sindacati tengono un profilo basso. 


LA NOVITÀ

Da ieri lunedì 23 agosto, secondo le indicazioni governative valide su tutto il territorio nazionale, può accedere alle mense aziendali solamente chi ha il green pass.

Da qua l'idea del colosso guidato dal cavalier Leonardo Del Vecchio di offrire ai propri dipendenti non vaccinati e privi di tampone un sacchetto contenente il cibo da consumare all'esterno degli stabilimenti. E più precisamente, per quanto riguarda Agordo, in un capannone coperto - e nell'eventualità di pioggia parzialmente chiudibile ai lati - dove mangiare riparati dal sole o dal maltempo. 


IL DIBATTITO

Una duplice proposta che ha fatto scatenare, soprattutto sui canali social, una parte dei lavoratori direttamente interessati. «In questa maniera siamo ghettizzati. Una scatola con due panini e uno yogurt è una miseria, tra l'altro da consumare all'aperto sotto un tendone da sagra». Pronta la risposta di molti colleghi che invece plaudono all'iniziativa. «Ma come si fa a criticare sempre e comunque - il parere di questa parte di dipendenti - un'azienda che dà l'anima per il suo personale? Ricordiamoci che non sarebbe tenuta né a offrire il lunch-box né tantomeno ad allestire una struttura per rendere più confortevole la consumazione del pasto all'esterno che, va sottolineato, è previsto dalla legge per chi non ha il green pass». 


IL CONFRONTO

Data l'attualità delle nuove misure, l'azienda ha garantito che manterrà aperto il confronto con le parti sociali e che continuerà a seguire con attenzione le evoluzioni del quadro normativo e del dibattito pubblico per adeguare le misure di prevenzione, garantendo sempre la massima tutela della salute e della sicurezza delle proprie maestranze. Luxottica conferma inoltre il sostegno alla campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid, al motto «Proteggersi è un diritto, vaccinarsi è una scelta di responsabilità verso te stesso e chi ti sta vicino: il tuo contributo è fondamentale per contrastare la diffusione del contagio». 


I SINDACATI

«Luxottica - fanno sapere Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil - ci ha convocati per informarci della situazione e di come intende procedere. Al momento sta vagliando alcune ipotesi per garantire il rispetto delle norme e il diritto alla consumazione del pasto. Ciò comporterà comunque la necessità di distinguere fra lavoratori dotati di green pass e coloro invece che non ce l'hanno. Continueremo a monitorare l'evoluzione della normativa e a tenere un costante confronto con le rappresentanze sindacali unitarie di fabbrica. Pertanto in ogni stabilimento verranno convocati i comitati Covid aziendali per valutare congiuntamente le possibili soluzioni. Come sindacato, al contempo, sollecitiamo tutti i lavoratori alla massima responsabilità per diffondere le vaccinazioni e tutte le iniziative di prevenzione». Una posizione mediatrice che cercherà di evitare che tra colleghi scoppino delle rimostranze reciproche, tra chi è vaccinato e chi invece no. Affinché scelte individuali non debbano essere catalogate come di serie A e di serie B.

© RIPRODUZIONE RISERVATA