Un “tasso” irrompe
al Consiglio delle Marche

Un “tasso” irrompe al Consiglio delle Marche
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Lunedì 16 Dicembre 2013, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 15:32
ANCONA - Insolito fuori programma durante la sessione di bilancio nell'aula dell'Assemblea legislativa delle Marche, dove all'improvviso si affacciata sugli spalti riservati al pubblico una persona travestita da tasso.

Si tratta di uno dei partecipanti alla manifestazione indetta da Federparchi per protestare contro il taglio di circa 1,5 milioni nel capitolo dedicato a parchi e aree protette. L'”intruso” è stato allontanato con garbo dai commessi, ma la vice presidente Rosalba Ortenzi, che stava presiedendo i lavori, lo ha salutato da lontano sorridendo e scusandosi, perché in base al regolamento il pubblico in aula non deve esprimere né contestazioni né segnali di apprezzamento.



I manifestanti con le bandiere dei parchi, delle associazioni ambientaliste e dei sindacati, hanno presidiato l'ingresso di Palazzo Leopardi.



“Il governo non sta mantenendo nulla degli impegni che si è assunto. Si affrontano i problemi senza cognizione delle materie e, in questo modo, si fanno danni”. Anche Claudio Lotito, così come aveva fatto poco prima il collega Ghirardi attacca il governo e le norme contenute nella legge di Stabilità. “La legge sugli stadi così come è stata inserita nella legge di stabilità - dice Lotito - impedisce ciò che oggi è ammesso”.



Secondo Lotito infatti è impossibile per le società sportive realizzare impianti importanti se contemporaneamente non si dà la possibilità di ammortizzare i costi con i guadagni derivanti da un parziale utilizzo residenziale delle aree, ovviamente senza contributi da parte del pubblico. “Sarebbero brutte cattedrali nel deserto - spiega Lotito - Se togli l'aspetto residenziale, lo stadio che può costare 250 milioni non lo fa nessuno”.



Più o meno un mese fa, il vice premier Alfano durante una visita alla Lega di A aveva annunciato lo sblocco alla costruzione di impianti sportivi con una norma da inserire nella legge di stabilità. Il Governo quindi non ha mantenute le promesse?



“Assolutamente nulla - sottolinea Lotito -. Però per correggere il decreto c'è ancora tempo...”.

Durante l'incontro, il presidente Solazzi ha sottolineato la necessità di “impegnarsi per cercare possibili soluzioni in una situazione economica oggettivamente drammatica, poichè i tagli riguardano tutti i capitoli di Bilancio”. I rappresentati di Federparchi temono la riduzione del finanziamento complessivo delle politiche ambientali per il 2014, compresa la copertura finanziaria delle leggi regionali per la gestione dei Parchi e delle aree protette, dei Centri per l'educazione ambientale (Cea), della Rete Natura e Rete ecologica marchigiana.



Un taglio di circa 1,5 milioni di euro che secondo il presidente di Federparchi Marche Fabrizio Giuliani “comporterebbe la sostanziale chiusura degli Enti Parco, dei Cea e la perdita di numerosi posti di lavoro prevalentemente giovanile”. Federparchi chiede di recuperare almeno in parte la riduzione “per garantire la copertura delle spese correnti e gli investimenti che servono a loro volta per accedere a bandi europei”.



Marcolini ha confermato le difficoltà legate all'equilibrio di bilancio, ma ha assicurato «massima considerazione» per le ipotesi di emendamenti integrativi per il finanziamento dei Cea e per la copertura delle spese correnti degli Enti Parco, anche se sono fondamentali le risorse europee, per le quali bisogna far partire la richiesta per tempo.
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