Terremoto fra la Romagna e la Toscana alle 5.10, scossa di magnitudo 4.9: epicentro a Marradi, paese dell'appennino della Romagna che fa parte della provincia di Firenze, gente in strada anche a Faenza, in provincia di Ravenna e a Forlì. Lo sciame sismico è stato avvertito anche ai piani bassi delle abitazioni in tutta la Romagna, in particolare a Imola, Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna e anche a Bologna e Firenze. Ma anche in tutto il pesarese, dove in tanti si sono svegliati impauriti. Pensando anche allo sciame che sta colpendo le Marche con ripetute scosse con epicentro al largo delle provine di Ancona e di Pesaro Urbino.
Le cause
Il terremoto di magnitudo 4,9 che ha colpito la zona a cavalo tra Toscana e Romagna, è dovuto allo stiramento dell'Appennino: «È un meccanismo caratteristico di quest'area che sta a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna», spiega Romano Camassi, sismologo della sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. «Finora sono state avvertite una cinquantina di scosse, la maggioranza delle quali sotto una magnitudo di 2.0.
La zona tra Fano e Pesaro, come hanno spiegato alcuni sismologi, nei prossimi mesi o anni sarà costantemente soggetta agli effetti del movimento dell’ampia faglia che si trova sotto il mare Adriatico. La pericolosità sismica massima oscilla tra 5,5 e 6 gradi della scala Richter.
Lo sciame in Adriatico
Sono ormai mesi che in Adriatico "si balla". Decine, centinaia di scosse, con peicentro in mare pochi km al largo delle province di Pesaro e Ancona. La più forte, tra quelle recenti, è stata quella dello scorso 13 settembre, di magnitudo 4.0, che ha portato anche ad alcune evacuazioni precauzionali ad Ancona. Due giorni dopo, tra tante piccole rpliche, altre due scosse di Magnitudo 2.3. La magnitudo più altra registrata in questo sciame sismico è stata di 5.7, il 9 novembre del 2022, con picentro al largo di Fano.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout