ACQUALAGNA (PU)- «La cerca e cavatura del tartufò, prima ancora che Patrimonio immateriale dell'Umanità, è patrimonio del nostro Paese, uno dei fiori all'occhiello del Made in Italy, capace di promuovere in tutto il mondo la ricchezza di prodotti, profumi e sapori italiani». Lo ha detto il Senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, Lega, Vicepresidente Commissione Attività Produttive del Senato, intervenendo domenica al tredicesimo Raduno nazionale dei «Tabui» nell'Enoteca Regionale del Roero, a Canale.
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Tutelare il settore
«La tutela del settore è fondamentale: in questi ultimi anni gli operatori sono stati messi in grave difficoltà da annate di siccità estrema che hanno ridotto ai minimi termini la produzione, con conseguenze gravissime che hanno coinvolto anche i cani da tartufo: oltre 400 sono infatti gli animali avvelenati in tutta Italia, uccisi per evitare »sconfinamenti», ha affermato Bergesio, che ha proseguito: «Oggi la "cerca e cavatura del tartufo" necessita di una normativa quadro rinnovata e più adeguata alle nuove esigenze del comparto, in grado di tutelare il tartufo e i suoi prodotti commerciali come prodotto-immagine del Made in Italy».