Cna Marche, l'allarme: «Superbonus, che caos: così le imprese sono a rischio»

Cna Marche, l'allarme: «Superbonus, che caos: così le imprese sono a rischio»
Cna Marche, l'allarme: «Superbonus, che caos: così le imprese sono a rischio»
di Massimiliano Viti
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Martedì 6 Dicembre 2022, 04:30

ANCONA Superbonus 110%, croce e delizia del settore edile. «Occorre sostenere la misura cercando di risolvere le non poche criticità» afferma il presidente di Cna costruzioni delle Marche, Marco Rossi. Lo stesso Rossi le dettaglia: «I crediti fino a un milione di euro bloccati nei cassetti fiscali che rischiano di mandare all’aria centinaia di imprese, con scadenze fiscali e contributive sospese per mancanza di liquidità; cantieri lasciati a metà e magazzini pieni di scorte per far fronte a future richieste di interventi.

Il caos generato dalla modifica alle regole sul Superbonus 110% sta mettendo in grande difficoltà le imprese del settore dell’edilizia, degli impianti e dei serramenti». Secondo i dati diffusi da Enea e Ministero per la transizione ecologica, al 31 ottobre sono state 7.699 le pratiche presentate per il Superbonus 110% nelle Marche per un totale di 1,38 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione, di cui 967 milioni di lavori conclusi pari al 70,4%. 


I dati per provincia


Per arrivare ad una suddivisione provinciale Cna Marche ha elaborato i dati al 31 agosto: nella provincia di Ancona sono stati richiesti 1.767 interventi, pari ad un terzo del totale regionale. Pesaro e Urbino 1.270 cantieri (23%), Macerata 994 interventi (18%), Ascoli Piceno 828 interventi e Fermo con 662. Per Cna Marche, «grazie al Superbonus e altri incentivi, il valore aggiunto nelle costruzioni è aumentato del 21,3% rispetto all’anno precedente». Elisabetta Grilli, responsabile di Cna costruzioni Marche, sottolinea anche un altro aspetto: «L’incremento medio del valore immobiliare delle unità abitative che hanno beneficiato della riqualificazione energetica è stimato fra il 3 e il 5% a seguito del salto di classi energetiche dell’immobile. Non solo. Abitazioni che risparmieranno circa il 40% nel riscaldamento. La ristrutturazione degli edifici volta ad assicurare una maggiore efficienza energetica è uno degli strumenti decisivi per ottenere un paese sostenibile sul piano ambientale».
 

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