Ecco lo sprint sul raddoppio della Orte-Falconara: aggiudicati i lavori

Sprint sul raddoppio della Orte-Falconara: aggiudicati i lavori
Sprint sul raddoppio della Orte-Falconara: aggiudicati i lavori
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 08:34

ANCONA Lo sprint sui binari lenti del Centro Italia. Ieri Rfi ha aggiudicato la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di raddoppio della ferrovia Orte-Falconara nel lotto 2, ovvero il tratto tra Genga e Serra San Quirico. A vincere la gara, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso giugno, è stato il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Eteria Consorzio Stabile scarl e Salcef. Gara dal valore di 374,2 milioni di euro, finanziata anche con fondi Pnrr. Dunque la deadline del cantiere è prevista per giugno 2026, come stabilito dal serrato cronoprogramma del Piano. E la posa della prima pietra è prevista entro il 2024. 

 

I lavori


Gli interventi consistono nella realizzazione di una nuova linea di circa 9 chilometri, di cui oltre la metà in galleria, in affiancamento a quella esistente interamente a binario unico.

Cosa che ha comportato una lunghissima serie di disservizi per i marchigiani diretti a Roma e viceversa. Ma ora, almeno nel segmento tra Genga e Serra San Quirico, potremo ambire al doppio binario. I lavori includono anche la realizzazione di sei gallerie naturali (per circa 5 chilometri) e quattro viadotti, l’adeguamento e l’attuazione della nuova viabilità stradale per il ripristino dei collegamenti con la Ss 76 e la trasformazione in fermata dell’attuale stazione di Serra San Quirico. È inoltre prevista la realizzazione di una nuova stazione a Genga che rappresenterà la porta d’ingresso al Parco delle Grotte di Frasassi. 


Gli altri segmenti


L’intervento rientra nel più ampio piano di Rfi per il potenziamento e la velocizzazione della direttrice Ancona-Roma. «Il raddoppio della tratta Genga-San Quirico è ritenuto intervento prioritario del raddoppio Orte-Falconara fino a Castelplanio - spiega Rfi -. Seguiranno gli interventi per la realizzazione del raddoppio degli altri due lotti, Serra San Quirico – Castelplanio, e Pm 228-Genga». Ma qui sulle tempistiche brancoliamo ancora nel buio. Al lotto 3 (Serra San Quirico-Castelplanio) sono stati tolti 326 milioni di euro inizialmente previsti nel Contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Rfi. Risorse che ora mancano all’appello, ma che potrebbero essere recuperate già nell’aggiornamento del Contratto di programma del prossimo anno.

In ogni caso, il progetto è pronto ed è stato consegnato al Consiglio superiore dei lavori pubblici per essere autorizzato. Per il lotto 1 - il raddoppio tra Castelplanio e Pm228 - mancano invece 333 milioni di euro su un fabbisogno di 337 milioni e non se ne parla prima del 2032. Fin qui, però, almeno ci sono i progetti. Per i segmenti tra Terni e Spoleto e Fabriano-Foligno siamo proprio all’anno zero, cioè ancora prima delle carte. Nel primo caso è in corso la project review - da completare entro l’anno - perché il progetto originario (dei primi anni 2000) era troppo datato.

Nel caso della Fabriano-Foligno, un tratto molto lungo e per gran parte in galleria, il progetto preliminare era stato inviato al Mit addirittura nel 2003, ricevendo l’approvazione con delibera del Cipe nel 2006. Ma tutto si bloccò per mancanza di finanziamenti, dato che già allora il costo era stato stimato in 1,5 miliardi di euro. E ad oggi non ci sono altri progetti all’orizzonte. Ma ora si guarda al bicchiere mezzo pieno, con l’accelerata sul lotto 2.

«Lavoriamo per ammodernare l’Italia da Nord a Sud, sbloccando cantieri e velocizzando i lavori», il commento del vicepremire Matteo Salvini, titolare del dicastero alle Infrastrutture, che sottolinea anche come «l’intervento ricada, inoltre, nel corridoio Scandinavo – Mediterraneo (collocato sull’asse Norimberga – Monaco – Innsbruck – Verona – Bologna – Ancona/Firenze), nel quale rientra il porto di Ancona, considerato un’importante piattaforma intermodale per le interconnessioni portuali». Avanti si vada.

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