Superbonus, nelle Marche in sospeso cantieri per 188 milioni: «Rischio di contenziosi»

Superbonus, in sospeso cantieri per 188 milioni: «Rischio di contenziosi»
Superbonus, in sospeso cantieri per 188 milioni: «Rischio di contenziosi»
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 16:12

ANCONA - Nonostante la proroga in extremis decisa a fine anno per decreto (che riguarda soprattutto le famiglie meno abbienti) e il regime “speciale” di cui beneficia fino al ‘25 il cratere del terremoto, anche nelle Marche la “bolla” del Superbonus rischia di esplodere addosso a famiglie e imprese edili e privati cittadini ancora alle prese con ristrutturazioni, efficientamenti energetici e adeguamenti sismici. L’ultimo allarme, in una sequenza di prese di posizione allineate dalle associazioni di categoria, arriva da Cna Marche, partendo da alcuni dati. Sono 573 i cantieri del superbonus 110% ancora “aperti” nelle Marche al 31 dicembre scorso, quando è scaduto (pur con le deroghe concesse dal governo quasi in dirittura d’arrivo) il termine per beneficiare dei bonus fiscali.

Ben 477 cantieri sospesi, oltre l’80%, riguardano lavori nei condomini, 70 quelli negli edifici unifamiliari e 26 nelle unità funzionalmente indipendenti.

Soprattutto condomini

Tradotti in soldi, ballano 188 milioni di euro di cui 179 per i cantieri condominiali (7 per gli edifici unifamiliari e 2 per quelli indipendenti) che dal 1 gennaio beneficiano della detrazione al 70% e non più al 110.

«Il rischio di contenziosi - afferma Marco Rossi presidente di Cna Costruzioni Marche - è molto elevato perché la differenza dovrebbero pagarla i proprietari delle abitazioni che potrebbero portare in giudizio le imprese edili per dimostrare che la mancata conclusioni dei lavori è dovuta a ritardi nell’esecuzione dei lavori».

Situazione che, sostiene Rossi con un’espressione esplicativa (un casino) «potrebbe intasare tribunali già oberati di cause giudiziarie».

Il centro studi

Secondo i dati dell’Enea elaborati dal Centro Studi Cna, nelle Marche sono stati interessati da lavori di efficientamento energetico con Superbonus 12.369 edifici per un investimento di 2,8 miliardi. I condomini coinvolti sono 3.789 ( 1,9 miliardi), gli edifici unifamiliari 5.457 ( 627,7 milioni) e le unità indipendenti 3.123 ( 290,8 milioni). L’investimento medio per ogni condominio è stato di 506 mila euro. Per ogni edificio unifamiliare sono stati investiti 115 mila euro mentre le unità immobiliari indipendenti si sono fermate a 93 mila euro. «Il Superbonus - sostiene Rossi - negli ultimi tre anni ha rappresentato un grande volano non solo per il settore edile ma anche per l’intera economia marchigiana, contribuendo all’aumento del Pil per l’1,5%. Senza considerare che un terzo della spesa pubblica è stato recuperato col gettito fiscale. Solo nel 2023 grazie ai cantieri del superbonus, le 18.354 imprese delle costruzioni marchigiane hanno assunto oltre 8 mila addetti portando i loro dipendenti a 41.477. Ora, con la fine dell’incentivo, si profilano licenziamenti e cassa integrazione che avranno un costo sociale e un costo per le casse statali».

Importanti, per la Cna, anche gli effetti dei lavori di efficientamento previsti dal Superbonus sui risparmi energetici. Secondo l’Enea nel solo 2022 i marchigiani, grazie a cappotti termici, infissi, pannelli solari, caldaie a condensazione e pompe di calore, hanno risparmiato 57,4 gigawatt su 6.615 edifici. Nel 2023, secondo una prima stima del Centro Studi Cna Marche, il risparmio è stato di 55 gigawatt su 3.463 edifici.

La riqualificazione

L’efficientamento energetico degli edifici residenziali non ha una prospettiva di breve durata. «Resta un obiettivo dell’Unione europea - precisa Rossi - e dovrà proseguire nei prossimi anni anche senza superbonus 110 per cento». E tenendo conto che nella nostra Regione il 40% degli edifici è stato costruito tra il 1960 e il 1980 e il 15% è addirittura antecedente al 1918, «appare evidente come riqualificazione ed efficienza energetica dovranno essere al centro delle politiche per la casa anche in futuro».

Gli incentivi

«Decida il Governo con quali modalità e incentivi intervenire - conclude la Cna -. L’importante è che ci venga risparmiata la continua incertezza di questi anni con le regole del Superbonus che sono cambiate numerose volte, lasciando migliaia di imprese e cittadini in grande difficoltà».

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