Cari paisà tornate a casa, la Regione vi da una mano. Stanziati 60mila euro per rinsaldare i rapporti con i marchigiani all’estero

Il museo dell'emigrazione marchigiana a Recanati
Il museo dell'emigrazione marchigiana a Recanati
di Andrea Taffi
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Domenica 2 Gennaio 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 09:20

ANCONA - La sfida c’è tutta: infittire i rapporti con la comunità dei marchigiani all’estero. Un perimetro cioè di un milione e mezzo di persone sparse in giro per il mondo, equivalente della popolazione che vive nelle Marche.

Così la Regione nella penultima seduta dell’anno, prima di Natale, ha deliberato un piano annuale degli interventi a favore degli emigrati marchigiani per il 2021. 

 
Sei misure previste
Sei le misure previste che puntano a custodire un patrimonio di rapporti provando a irrobustire in qualche modo quelle radici che negli ultimi 150 anni si sono diffuse nei cinque continenti. Ci sono per esempio 4mila euro destinati a rimborso spese per la partecipazione di almeno un membro del comitato esecutivo alla Giornata delle Marche per poter «portare una testimonianza della realtà riferita alle associazioni e federazioni di marchigiani all’estero».

Ci sono 25mila euro per la gestione del sito web dedicato ai marchigiani all’estero con un’attività di redazione, produzione dei contenuti e caricamento news e documenti senza tralasciare il profilo social Facebook al fine di far conoscere sempre di più la rete delle associazioni e federazioni dei marchigiani all’estero nel mondo. Poi 8mila euro al Museo dell’Emigrazione Marchigiana nel Mondo con sede a Recanati a Villa Colloredo Mels per interventi di manutenzione ordinaria e aggiornamento della strumentazione necessari per far ripartire il processo di catalogazione e di una migliore presentazione al pubblico della documentazione contenuta nel museo. 


Le nuove associazioni
Ci sono 1000 euro per piccoli contributo per favorire la nascita di nuove associazioni e federazioni di marchigiani all’estero. Poi ci sono 20mila euro come sostegno alle progettualità e alle attività svolte dalle comunità dei marchigiani nel mondo e progetti di rilevanza nazionale. Poi ci sono 2000 euro destinati al reinserimento degli emigrati marchigiani nel territorio regionale o all’accoglienza degli anziani mai rientrati nel proprio luogo di nascita o di emigrazione. C’è un articolo della legge 37 del 1997 a prevederlo: è rivolto a emigrati marchigiani (per origine, discendenza fino al 3° grado), loro familiari o discendenti che abbiano maturato un periodo di permanenza all’estero non inferiore a tre anni, ai cittadini rientrati definitivamente nelle Marche da non più di tre anni. Insomma, cari paisà tornate a casa, la Regione vi darà una mano.

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