I positivi alla soglia dei 40mila: nuovo aumento di pazienti nei reparti di malattie infettive

I positivi alla soglia dei 40mila: nuovo aumento di pazienti nei reparti di malattie infettive
I positivi alla soglia dei 40mila: nuovo aumento di pazienti nei reparti di malattie infettive
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 04:20

ANCONA - Dopo il trend positivo che aveva visto per diversi giorni il dato preceduto dal segno meno, il numero dei ricoverati nelle Marche è tornato a salire. Nelle ultime 48 ore, sia i pazienti nei reparti infettivi che quelli in terapia intensiva e semi intensiva sono aumentati. A ieri, il totale delle persone affette da Covid prese in carico dalle strutture ospedaliere marchigiane era di 493 unità, 17 in più rispetto al giorno precedente (16 ricoveri non intensivi ed uno in terapia intensiva). Ma già nel giorno di Santo Stefano era stata registrata una crescita, con 12 ricoveri in più nei reparti ordinari, quattro in più in intensiva e due in più in terapia semi intensiva. 

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Un’inversione di rotta sul decongestionamento degli ospedali che mette sotto pressione le strutture sanitarie, rischiando di trascinarle nella risacca della seconda ondata. Viene perciò accolta come una Manna dal cielo l’attivazione, ieri, di 14 ulteriori posti di terapia intensiva nell’azienda ospedaliera Marche Nord di Pesaro. «Si aggiungono ai 193 posti di cui disponevamo, avvicinandoci così al numero previsto di 220 letti in terapia intensiva che le Marche dovevano aver già predisposto negli scorsi mesi – puntualizza l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini –. Disponiamo ora di una dotazione significativa, che ci consente di gestire la pandemia e l’indice Rt, che dal 7 gennaio disciplinerà la condizione delle zone gialle, arancioni e rosse». Ad influire sulla collocazione in una delle tre zone di rischio c’è anche il dato sui contagi, che nel bollettino diramato ieri dal Servizio sanitario regionale registra 181 nuovi casi positivi su 541 tamponi processati nel percorso nuove diagnosi (di cui 34 nello screening con test rapidi Antigenici). 

Il rapporto tra positivi e testati è pari al 33,5%, in aumento rispetto alla giornata di Santo Stefano, quando l’incidenza era stata del 16,2%. È però contestualmente diminuito il numero dei tamponi processati nel percorso nuove diagnosi, che il 26 dicembre era stato di 1270 (di cui 747 nello screening con percorso antigenico).

Dei 181 nuovi casi positivi registrati ieri, 60 sono in provincia di Ancona, 59 in quella di Macerata, 49 in provincia di Pesaro-Urbino, cinque nel Fermano, sei nell’Ascolano e due da fuori regione. Casi rilevati soprattutto tra soggetti sintomatici (24), contatti in setting domestico (35), contatti stretti di casi positivi (47) e contatti in setting lavorativo (11). E cresce anche il numero delle vittime marchigiane causate dal Covid.

Ieri si sono verificati altri otto decessi: si tratta di cinque uomini e tre donne, di età compresa tra i 68 ed i 94 anni, tutti affetti da patologie pregresse. Quattro i decessi registrati all’ospedale di Pesaro, due all’Inrca di Ancona, uno all’ospedale di Jesi ed uno a San Benedetto del Tronto. Per implementare la risposta territoriale al Covid, in modo tale da alleggerire le strutture ospedaliere, è partito il progetto di presa in carico di 34 pazienti Covid seguiti da remoto. Il sistema è operativo a Pesaro, all’Inrca ed in altre strutture dell’Asur: al paziente vengono consegnati un tablet, un termometro per la temperatura e un pulsossimetro per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue. Il medico, anche se a distanza, sulla base dell’andamento della temperatura, della saturazione e del battito cardiaco può verificare le terapie necessaria durante il decorso.

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