ANCONA - Roberto Cardinali, 37 anni, è il nuovo presidente di Confindustria Marche. Il più giovane tra gli imprenditori che hanno guidato negli anni la rappresentanza regionale. Raggiunto dal Corriere Adriatico mentre fa rientro nel Fermano dopo la riunione del Consiglio di presidenza che lo ha incoronato come successore di Claudio Schiavoni, Cardinali riflette su quelle che saranno le priorità e i prossimi obiettivi da neo presidente.
Cardinali come ci si sente ad essere il più giovane presidente che Confindustria abbia mai avuto nelle Marche?
«È una bella responsabilità. Mi sento di dover ringraziare il presidente Schiavoni, i colleghi presidenti e gli imprenditori di tutte le territoriali delle Marche. Mi hanno dato fiducia, sono onorato per la stima che mi hanno dimostrato».
Quale sarà ora la sua priorità? Qual è la prima cosa che farà?
«Partirò dall'ascolto della base associativa. Lo farò a stretto giro di posta. Ho intenzione di incontrare gli imprenditori di tutte le territoriali, scambiare con loro idee e visioni sul futuro delle nostre imprese e di conseguenza del nostro territorio. È una bella sfida, le Marche dovranno sempre più essere un territorio capace di attrarre e sostenere investimenti e talenti. Il dialogo con gli imprenditori servirà per cogliere proposte e problematiche dalle varie realtà. Sarà a mio avviso molto utile. Un'ottima base di partenza».
Certo, non mancano i grandi temi: digitalizzazione carente, siamo indietro a livello di infrastrutture, c'è il discorso del cuneo fiscale, l'allarme per il caro bollette...
Presidente Cardinali, come la vede sul discorso delle aggregazioni mancate? Quale sarà il futuro delle territoriali di Confindustria nelle Marche?
«Affronteremo tutti i discorsi ma ogni cosa a suo tempo. Questa non è la priorità di domani mattina. Adesso dobbiamo lavorare insieme. Sono contento dell'elezione all'unanimità, onorerò l'incarico. Il mio sarà un lavoro di condivisione e partecipazione con i presidenti. Chiederò la collaborazione di tutti. Ci sono tanti temi, abbiamo tante sfide davanti».
Qual è il modello di imprenditore a cui si ispira?
«Posso essere sincero? Babbo Bruno».
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