ANCONA - E dopo l’alluvione il nuovo sos che parte dalle campagne è legato proprio all’acqua. Quella dei pozzi che l’esondazione ha lasciato pieni di fango, inutilizzabili e neanche recuperabili nell’immediato con le idrovore non bastano per togliere la melma.
“La situazione delle aziende agricole è drammatica e questa calamità rischia di essere per molti il colpo di grazia dopo il Covid, i rincari delle materie prime e la crisi attuale - spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - servono fondi e una normativa in deroga per semplificare un carico burocratico che, come è oggi, porterebbe alla paralisi totale e quindi all’abbandono del territorio”. I danni, ancora da quantificare, solo per l’agricoltura potrebbero arrivare a centinaia di milioni.