Alla conquista dell’Asia: Valmex sbarca a Shanghai. Il piano del presidente Capodagli

Alla conquista dell’Asia: Valmex sbarca a Shanghai. Il piano del presidente Capodagli
Alla conquista dell’Asia: Valmex sbarca a Shanghai. Il piano del presidente Capodagli
di Francesco Romi
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Sabato 2 Luglio 2022, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 09:09

PESARO  - Un anno per parlarsi e confrontarsi. Un anno per arrivare a un accordo win-win: MVM Investimenti, la cassaforte della famiglia Capodagli, sale al 75% nel capitale sociale di Valmex Spa, con l’acquisto del 15% delle quote in mano ai soci baschi di Orkli (scesi ora al 25%); questi ultimi avranno il 40% di Valmex China, che da società commerciale diventa azienda manifatturiera a tutti gli effetti, e il controllo delle operazioni sul mercato dell’Asia Pacifica. 

In testa il futuro 
L’operazione è stata ideata e condotta dai vertici della holding della famiglia Capodagli e Orkli con il supporto di Sofimar e lo studio legale Bacciardi & Partners per MVM e di EY Italia e Spagna per Orkli.

Al centro delle due operazioni restano gli scambiatori di calore per caldaie domestiche murali a gas e per l’industria della refrigerazione, impianti che finiscono in tutto il mondo e, in particolare, in Turchia e nei Paesi dell’Europa Centrale. Ancora una volta, l’ingegnere Severino Capodagli ha guardato avanti: lo ha fatto, 53 anni fa, fondando la Valmex lo ha rifatto nel 2015, quando la ricerca di un partner industriale lo portò in Spagna, a Guipúzcoa, nei Paesi Baschi, e all’ingresso di Orkli, azienda della galassia Mondragon, la più grande federazione europea di cooperative con i suoi oltre 80 mila soci. Ci vide giusto: in soli 7 anni, Valmex è cresciuta in maniera esponenziale, tanto da essere considerata oggi una vera e propria multinazionale tascabile. Lo scorso anno il fatturato ha toccato quota 105 milioni, con un utile netto di 7,8 milioni, e i volumi di vendita del primo semestre 2022 sono addirittura superiori alla crescita prevista per l’intero anno.

Ora, il fondatore e attuale presidente, guarda di nuovo avanti: sa che il mercato dell’Asia Pacifica si sveglierà presto dal torpore conseguenza delle ripetute ondate pandemiche. Ecco, di nuovo, l’occasione di fare business con Orkli, presente a Shangai da oltre 20 anni, con uno stabilimento che produce componenti per il settore del bianco.

Cina, Usa, Canada
roprio nella capitale economica della Cina nascerà entro la fine del prossimo anno uno stabilimento Valmex, che sarà dotato degli stessi macchinari, molto robotizzati, che operano già a Lucrezia: sarà il primo importante impianto di produzione di scambiatori ad alta efficienza in quel Paese. Un’operazione possibile grazie al gruppo basco, che si è impegnato a finanziare un programma di investimenti produttivi. «Non si tratta di una delocalizzazione - sottolinea Capodagli -ma di un investimento per coprire un’area del mondo distante da noi e che ha forti margini di crescita».

 A rafforzare le sue parole c’è un piano industriale su Lucrezia che in cinque anni prevede investimenti per 50 milioni, con una crescita anche fisica e tecnologica del sito. Risorse che consentiranno di accelerare lo sviluppo del percorso per la produzione di scambiatori in acciaio, che garantiscono un’alta efficienza» e di approcciare con determinazione Usa e Canada, «Paesi nei quali i prodotti Valmex hanno ampi margini di penetrazione».

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