L'incontro è in programma in vista dell'assemblea nazionale straordinaria dell'Anm fissata per il 9 novembre, per protestare contro i provvedimento del Governo in tema di giustizia civile: i magistrati marchigiani si riuniranno il 5 novembre ad Ancona per discutere nel merito le questioni sul tavolo e decidere delegati e deleghe da portare a Roma. «Il timore - commenta il presidente della Giunta Anm Marche Andrea Laurino - è che la
riduzione delle ferie dei giudici sia solo un 'ballon d'essaì, un pretesto che preceda provvedimenti come l'allentameno di filtri e protezioni nel procedimento di responsabilità civile dei magistrati, che già c'è, o il diverso assetto delle procure ne possa ridurre l'autonomia per avvicinarle alla sfera
dell'esecutivo».
I magistrati - ha sottolinea il presidente Anm Marche - non sono preoccupati dalla riduzione delle ferie quanto dal messaggio che sta passando: «I magistrati sono fannulloni e quindi, riducendo le ferie, la giustizia andrà meglio». «Non è così - ha osservato Laurino -, i giudici non sono fannulloni e
non è riducendo le ferie che la giustizia migliora: si tratta di un'arma demagogica utilizzata come ballon d'essai». Le toghe chiedono invece quando si faranno le «vere riforme» su corruzione,prescrizione, cancellieri che mancano, autoriciclaggio ecc. Ciò che preoccupa i magistrati è che il governo proceda per diminuire le tutele nel procedimento per la
responsabilità civile: ora c'è un filtro di ammissibilità e l'azione va contro lo Stato che poi eventualmente si rivale sulle toghe. Ma le toghe temono anche nuove norme che tendano ad incidere sull'autonomia della magistratura.
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