Spacca e Forza Italia si presentano
"Insieme per rilanciare lo sviluppo"

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa
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Lunedì 4 Maggio 2015, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:58
ANCONA - Spacca e Forza Italia insieme per rilanciare lo sviluppo nelle Marche.



Foto di gruppo con i candidati consiglieri di Fi, e slogan: «il voto del 31 maggio sarà un referendum non tanto sulla scelta fra Gian Mario Spacca e il candidato del centrosinistra Luca Ceriscioli, ma sul futuro della regione. Fra i produttori di redditi e coloro che hanno a cuore il consumo, la distribuzione del reddito». Cioè fra centrodestra e centrosinistra.



È lo stesso governatore Spacca a riassumere le coordinate dello scontro elettorale fra Marche 2020-Ap e Forza Italia da una parte, e Pd e partiti del centrosinistra dall'altra. Lo fa presentando insieme al coordinatore azzurro sen. Remigio Ceroni e al vice presidente dell'Assemblea legislativa Giacomo Bugaro i candidati di Fi. Per la prima volta conferenza stampa congiunta (assente l'ex presidente della provincia di Ascoli Piceno Piero Celani) per gli ex avversari di due legislature. Un matrimonio politico che si celebra «senza alcun imbarazzo» assicurano Spacca, Ceroni e Bugaro, anche se gli stili restano un pò distanti e c'è pure un rimprovero del governatore a Ceroni per le troppe telefonate ricevute e fatte durante la conferenza stampa. «Ci siamo incontrati su un programma di crescita e sviluppo per le Marche - spiega Spacca - e la convergenza è con il corpo sociale di Fi, che è fatto di ceti medi e produttivi, di capacità di accettazione del rischio di intraprendere e forte spinta imprenditoriale».



Il problema delle Marche oggi si chiama drammatica riduzione del Pil, e Marche 2020-Ap e Fi puntano su un'alleanza «con tutti coloro che hanno a cuore la produzione di reddito, senza il quale non c'è possibilità di fare investimenti nè di creare occupazione». Dunque una coalizione che non ha «una base ideologica» ma progettuale, guarda ad una «governance condivisa» e non ad «un governo che corrisponda ad una burocrazia di partito». Fra i punti qualificanti del programma, «ricostituire una Finanziaria regionale», che aiuti a consolidare le imprese sul piano patrimoniale, e la creazione di nuovi strumenti di sostegno finanziario, come i minibond. «La convergenza - osserva Bugaro - è avvenuta sui bisogni dei marchigiani, sul programma», e non sono accettabili accuse di «trasformismo» da «surfisti della politica come Antonio Pettinari, David Favia e Maurizio Bertucci» (i promotori della lista Popolari Marche-Udc che sostiene Ceriscioli).



«Da una parte - esemplifica Ceroni - c'è il Pd, partito delle tasse, che ha messo in ginocchio la regione ed è il partito della spesa pubblica allegra e clientelare. Dall'altra parte il presidente Spacca e Fi, che vogliono sostenere le imprese, creare occupazione, dare ai cittadini servizi sociosanitari migliori». Quanto al mancato accordo con Lega Nord-Fratelli d'Italia, Ceroni parla di «alleati un pò confusi». La lista di Fi, sottolinea, è «molto forte e competitiva», con il 40% di donne (12 su 30).



Questi i candidati consiglieri nelle 5 circoscrizioni: Provincia di Ancona: Giacomo Bugaro, Daniele Berardinelli, Adele Allegrini, Pietro Alidori, Claudio Grendene, Carla Saveri, Massimo Olivetti, Clemente Rossi, Marta Torbidoni.

Provincia di Fermo: Graziella Ciriaci, Jessica Marcozzi, Simone Capriotti, Giulio Saccuti.

Provincia di Macerata: Barbara Cacciolari, Enzo Marangoni, Ottavio Brini, Simone Livi, Fabio Pistarelli, Francesca Falchi.

Provincia di Pesaro Urbino: Elisabetta Foschi, Giorgio Mochi, Francesco Formoso, Angela Cecini, Roberto Pagnoni, Anacleto Pierfranceschi, Claudia Elisabetta Radi.

Provincia di Ascoli Piceno: Piero Celani, Umberto Trenta, Maria Grazia Concetti, Monica Riva.

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