ANCONA - Confartigianato e Cna Marche lanciano l'allarme: il sietema degli incceentivi per l'edilizzia rischia di tagliare fuori il 90% delle imprese marchigiae.
"A complicare - spiegano le associazioni - un quadro legislativo già intricato, è arrivata il 12 maggio la norma del decreto legge ‘Taglia prezzi’ che impone, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso delle attestazioni SOA per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516mila euro. Una disposizione che, pur ispirata al condivisibile principio di garantire sicurezza, trasparenza e qualità dei lavori, di fatto si è rivelata una barriera anticoncorrenziale".
Secondo Enrico Mancini Presidente di Anaepa Confartigianato Marche e Marco Rossi Presidente di Cna Costruzioni Marche, infatti, "negli ultimi 20 anni, il mero possesso delle attestazioni SOA non ha garantito, negli appalti pubblici, la qualità e la sicurezza dei lavori. Inoltre, l’accesso ai bonus edilizi è già subordinato ad una serie di controlli molto stringenti e, per contrastare efficacemente il fenomeno delle imprese ‘fantasma’, servono piuttosto serie verifiche dei requisiti di accesso al mercato, come l’auspicata legge di regolamentazione del settore edile, e strumenti già operativi come il DURC, la congruità e l’intensificazione dei controlli."
"A mettere in crisi il mercato delle riqualificazioni edilizie – sottolineano Cna Costruzioni Marche e Anaepa Confartigianato Marche – è anche il blocco del sistema della cessione dei crediti a causa della stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari.
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