Beffa-vaccini nelle Rsa: servono le scorte, stop all’iter. L’assessore Saltamartini: «Da Roma ci chiedono di conservare il 30% delle dosi già arrivate»

Beffa-vaccini nelle Rsa: servono le scorte, stop all’iter. L’assessore Saltamartini: «Da Roma ci chiedono di conservare il 30% delle dosi già arrivate»
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 03:35

ANCONA La notizia è stata confermata ieri mattina durante il confronto Stato-Regioni ma già da mercoledì la direttiva era nell’aria come anticipato dal Corriere Adriatico. Le Regioni devono scomputare dalle dosi vaccinali arrivate il 30%, che va tenuto come scorta nei refrigeratori. «Questo perchè in caso di carenza di vaccini, il governo riuscirà a smistare meglio la quantità assegnata all’Italia», spiega l’assessore Saltamartini che ieri si è trovato a prendere una decisione che sa molto di beffa.

 
La situazione
«Abbiamo dovuto sospendere la profilassi nelle Rsa perché abbiamo praticamente quasi raggiunto il 70% delle dosi che ci sono state consegnate». Fino a ieri dovrebbero essere stati vaccinati 616 anziani su un totale di 1265 previsti per il mese di gennaio, secondo la tabella di marcia stabilita dalla Regione distretto per distretto, con i rallentamenti dovuti anche alla compilazione dei documenti per l’assenso al vaccino, in molti casi delegati ai familiari degli ospiti di case di riposo ed Rsa. «Una situazione al limite e per questo abbiamo deciso di utilizzare una parte dei 1.500 vaccini di Moderna già arrivati per effettuare la profilassi nelle strutture dove non è rinviabile».

Sempre durante il vertice di ieri è stata chiarita anche la modalità di assegnazione delle prossime dosi Pfizer-Biontech: «Attualmente i vaccini sono stati consegnati in proporzione al personale sanitario da sottoporre a profilassi - tira le fila l’assessore -, poi in base alla popolazione di ogni regione. C’è un periodo di osservazione, una finestra di due settimane, per valutare la quantità esatta delle dosi da inviare». In sostanza, ha raccontato Saltamartini, se una regione ha la scorta del 30% più un residuo di dosi non utilizzate, il governo manderà il resto dei vaccini che servono per completare la fornitura. «Se si ha oltre il 30% di scorte più dosi per la somministrazione a 15 giorni, da Roma non arriverà nulla e quella quota verrà destinata alle Regioni che hanno solo la scorta del 30%».


La piattaforma
Inoltre una piattaforma nazionale, gestita dal commissario straordinario Domenico Arcuri, supporterà tutte le Regioni che non dovessero farcela a gestire le operazioni di prenotazione, registrazione e certificazione dei vaccini anti-Covid. 

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