ANCONA La notizia è stata confermata ieri mattina durante il confronto Stato-Regioni ma già da mercoledì la direttiva era nell’aria come anticipato dal Corriere Adriatico. Le Regioni devono scomputare dalle dosi vaccinali arrivate il 30%, che va tenuto come scorta nei refrigeratori. «Questo perchè in caso di carenza di vaccini, il governo riuscirà a smistare meglio la quantità assegnata all’Italia», spiega l’assessore Saltamartini che ieri si è trovato a prendere una decisione che sa molto di beffa.
La situazione
«Abbiamo dovuto sospendere la profilassi nelle Rsa perché abbiamo praticamente quasi raggiunto il 70% delle dosi che ci sono state consegnate». Fino a ieri dovrebbero essere stati vaccinati 616 anziani su un totale di 1265 previsti per il mese di gennaio, secondo la tabella di marcia stabilita dalla Regione distretto per distretto, con i rallentamenti dovuti anche alla compilazione dei documenti per l’assenso al vaccino, in molti casi delegati ai familiari degli ospiti di case di riposo ed Rsa. «Una situazione al limite e per questo abbiamo deciso di utilizzare una parte dei 1.500 vaccini di Moderna già arrivati per effettuare la profilassi nelle strutture dove non è rinviabile».
La piattaforma
Inoltre una piattaforma nazionale, gestita dal commissario straordinario Domenico Arcuri, supporterà tutte le Regioni che non dovessero farcela a gestire le operazioni di prenotazione, registrazione e certificazione dei vaccini anti-Covid.
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