ANCONA - La variante Omicron, che da inizio marzo aveva alimentato anche nelle Marche l’ondata di fine inverno, approfittando di sfilate di Carnevale e feste dei 100 giorni alla maturità, ha esaurito parte della sua spinta, benché stia evolvendo ormai rapidamente verso la sua sub-variante ancora più contagiosa.
Omicron 2, come tutti chiamano il sotto-lignaggio BA.2 del virus, sta rimpiazzando in fretta Omicron 1. Dieci giorni fa era già al 50% dei casi positivi a Sars-Cov-2 accertati nelle Marche, con punte più alte nelle province di Ancona e Ascoli. Adesso, secondo le ultime stime del Laboratorio di Virologia di Torrette, diretto dal professor Stefano Menzo, in provincia di Ancona la sottovariante BA.2 ha una prevalenza intorno all’80%, mentre nelle altre province la sostituzione è un po’ più lenta.
Meno dimissioni
Nonostante circoli una mutazione del virus ad altissima trasmissibilità, ormai da cinque giorni consecutivi l’incidenza dei contagi nelle Marche è in calo. Nell’ultima settimana - chiusa ieri con i test riferiti a domenica, con 514 positivi su un lotto di 1.350 tamponi per diagnosi - i nuovi casi sono stati 16.400 circa, oltre mille in meno rispetto alla settimana precedente. L’incidenza settimanale è scesa a 1.090,8 casi ogni 100mila marchigiani, con un calo del 6,2% in sette giorni.
Insomma, la curva si è appiattita, anche se il dato dei ricoveri in area medica continua a fluttuare. Ieri c’è stato un aumento di 16 pazienti Covid nei reparti non critici, saliti a 239, ma il bollettino del lunedì registra quasi sempre rialzi, dovuti anche al calo domenicale delle dimissioni. Si vedrà nei prossimi giorni, intanto l’occupazione per Covid del totale dei posti letto nei reparti non intensivi è salita al 23,4%, mentre in terapia intensiva la situazione è stabile, con 9 pazienti Covid e una saturazione ferma al 3,5%.
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