Riccardo Augusto Marchetti (Lega): «Il rispetto reciproco evita ripercussioni a livello territoriale»

Riccardo Augusto Marchetti
Riccardo Augusto Marchetti
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Martedì 1 Febbraio 2022, 02:20

RICCARDO AUGUSTO MARCHETTI
Commissario regionale Lega

Riccardo Augusto Marchetti, commissario regionale della Lega: Salvini ha convocato il consiglio federale per fare il punto della situazione.
«Esatto, è l’organo più importante del partito, quello che dà la linea politica e sarà un momento di confronto determinante per il futuro prossimo».

 
E invece a livello marchigiano come impatterà la frattura creatasi tra i partiti del centrodestra durante il voto per il nuovo Presidente della Repubblica?
«Dubito fortemente che ci sarà un impatto di qualsiasi genere. Finché c’è lealtà, condivisione di intenti e visione comune, a livello territoriale andiamo avanti senza problemi. Abbiamo vinto con un programma elettorale, la Lega è risultata il primo partito nella tornata regionale: dubito che ci saranno ripercussioni fino a quando c’è rispetto reciproco. Poi è chiaro che se iniziano le dichiarazioni e le questioni nazionali si riflettono anche sul territorio, faremo le nostre valutazioni. Però cerchiamo di tenere ben distinti gli equilibri».
Il vostro leader è finito nel mirino anche degli esponenti del centrosinistra marchigiano.
«Attaccare la Lega e Matteo Salvini è diventato lo sport prediletto dai dilettanti della politica che, nel vano tentativo di intestarsi meriti che non hanno, cercano di screditare chi lavora con concretezza, assumendosi anche la responsabilità di scelte talvolta sconvenienti, ma necessarie per salvaguardare equilibri fin troppo labili dai quali dipende la tenuta del Paese».
Cosa è successo dietro le quinte di Montecitorio?
«Nei giorni in cui la Lega è stata impegnata nell’assidua ricerca di un nuovo Presidente, il Pd si è limitato a trincerarsi dietro un vergognoso infantilismo, bocciando ogni proposta per puro capriccio, e mettendo addirittura veti su nomi che Letta stesso aveva in precedenza dichiarato idonei. Il consigliere Mangialardi ha iniziato a sparare su Salvini dal terzo giorno. Capisco che è un problema personale: ha perso il Comune dove è stato sindaco per dieci anni ed è all’opposizione in consiglio regionale. Praticamente una carriera stroncata».
Concludendo, avanti come niente fosse?
«Andiamo avanti con il buon governo, cercando di mantenere distinti i vari livelli della politica. A Roma è una cosa, nelle Marche un’altra».
mtb
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