Apicoltura, approvata in Regione la legge che ne semplifica la riqualificazione

Apicoltura, approvata in Regione la legge che ne semplifica la riqualificazione
Apicoltura, approvata in Regione la legge che ne semplifica la riqualificazione
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Martedì 7 Febbraio 2023, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 18:00

ANCONA – Approvata dal Consiglio  la legge regionale per la semplificazione dei processi e la riqualificazione dell’apicoltura. «Gli apicoltori, che nelle Marche sono oltre 1.600,  sono sentinelle della biodiversità ed è giusto che la Regione riconosca e agevoli questo ruolo essenziale nell’ecosistema ‘agricoltura’ – spiegano la prima firmataria Anna Menghi e i colleghi consiglieri del gruppo Lega Marinelli, Bilò, Acciarri, Cancellieri, Elezi, Marinangeli, Seriflippi che, in collaborazione con l’assessore Antonini, si sono fortemente spesi per l’attivazione del percorso legislativo – Le api sono fondamentali per oltre il 75% delle colture alimentari, di cui il miele rappresenta solo una parte; numeri che definiscono quanto l’apicoltura possa essere anche un volano di sviluppo, in particolare modo per le aree interne dove sono è sempre più urgente frenare lo spopolamento incrementando le motivazioni alla residenzialità».

Bandi per 700mila euro

L’approvazione della legge regionale va di pari passo con l’emanazione di bandi per 700mila euro, il massimo storico di investimenti che la Regione Marche riserva ad un settore cresciuto in numeri e qualità. «Creare le migliori condizioni di lavoro per gli apicoltori equivale ad innaffiare il seme della consapevolezza che la vocazione dei territori può e deve trasformarsi in azioni di conservazione che sviluppano opportunità di ripopolamento – concludono la consigliera e i colleghi leghisti – Non è difficile vedere nella proverbiale operosità dell’alveare l’emblema di come istituzioni e territorio, insieme, possano determinare azioni virtuose di sviluppo del percorso più costruttivo che si possa attivare: quello dell’eccellenza di ambiente, prodotto e produttore».

Fiori tipici per aiutare le api

Fiori tipici per aiutare le api a produrre più miele.

Una buona prassi per contrastare la fase di declino comune a tutti gli insetti impollinatori, che la giunta regionale dovrà impegnarsi a diffondere. L’odierna assemblea marchigiana ha infatti approvato all’unanimità uno specifico ordine del giorno proposto dalla capogruppo dei 5 Stelle, Marta Ruggeri. Anche gli altri enti locali marchigiani saranno dunque sensibilizzati, e aiutati economicamente, a sostenere la semina di piante erbacee autoctone ad alto potenziale mellifero, su terreni agricoli oppure no, pubblici o privati, anche marginali e inutilizzati, tare e incolti. «L’ordine del giorno – ha spiegato Ruggeri – ha fatto la sintesi di due diverse mozioni, una della leghista Anna Menghi e l’altra di M5S, che oggi sono state assorbite dalla legge 124 sulle nuove disposizioni regionali in materia di apicoltura. La normativa è stata integrata con un importante aspetto che altrimenti sarebbe stato tralasciato: il sostegno finanziario alla semina di piante erbacee autoctone ad alto potenziale mellifero».  La mozione dei 5 Stelle faceva gli esempi, poi ripresi anche dall’ordine del giorno, sia del progetto Facelia, dal nome di una pianta ad alto potenziale mellifero, promosso da Apat Agricoltori Veneto e Confagricoltura Treviso, sia del progetto La Via delle Api, promosso dal Comune di Montelabbate in provincia di Pesaro Urbino.

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