Innovazione e ricerca, un patto per le imprese tra Governo e Regione Marche: stanziati i primi 8 milioni per i progetti

Innovazione e ricerca, un patto per le imprese tra Governo e Regione Marche: stanziati i primi 8 milioni per i progetti
Innovazione e ricerca, un patto per le imprese tra Governo e Regione Marche: stanziati i primi 8 milioni per i progetti
di Remo Quadri
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Sabato 4 Febbraio 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 11:34

ANCONA Un patto tra Regione e Governo nazionale per finanziare i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese marchigiane. Una stretta di mano tra Palazzo Raffaello ed il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per promuove programmi di investimento innovativi e di rilevante impatto tecnologico sul territorio. 

 


Le risorse


L’Accordo quadro siglato nei giorni scorsi mette sul piatto un primo stanziamento pari a 8 milioni di euro: 4 garantiti dalla Regione con i fondi comunitari del Fesr 2021-2027 e 4 dal Ministero dello Sviluppo Economico, a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le imprese possono già presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro. La durata del progetto non potrà essere superiore a 36 mesi e il piano dovrà essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy. «L’obiettivo è sostenere la qualità degli investimenti innovativi e la salvaguardia dei livelli occupazionali – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Antonini - puntando su progetti strategici in grado di valorizzare le specializzazioni e le competenze presenti sul territorio e di rafforzare la competitività e la capacità di attrazione del sistema produttivo delle Marche».

Potranno essere finanziate solo le iniziative ricadenti nel territorio marchigiano, che risultino coerenti con diverse aree di intervento individuate dalla Regione e riconducibili al secondo pilastro del programma Orizzonte Europa. 


Le aree di intervento


Si va dalle tecnologie di fabbricazione a quelle digitali fondamentali - comprese le tecnologie quantistiche - passando per le tecnologie abilitanti emergenti. Ma sarà possibile ottenere fondi anche con progetti sull’intelligenza artificiale e la robotica, sulle industrie circolari, su malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà. C’è poi il capitolo sulla mobilità green, con area finanziabile legata a trasporti puliti, sicuri e accessibili e mobilità intelligente. E ancora, lo stoccaggio dell’energia, i sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia. Tutte aree di intervento che puntano a modernizzare il sistema produttivo regionale, declinandolo sull’utilizzo di nuove tecnologie. «Questa sinergia tra le Marche ed il Ministero - puntualizza Antonini - permette alle imprese che puntano all’innovazione di massimizzare le ricadute degli investimenti per il territorio regionale». E aggiunge: «Con un impatto positivo non solo sulla competitività aziendale, ma anche sulla qualificazione professionale del capitale umano che verrà assunto durante la realizzazione degli investimenti».
 

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