Tentato omicidio con la mannaia a Macerata, giovane cubano finisce in carcere. Paura nel quartiere Vergini, 26enne prova a colpire il compagno della sorella della sua ex

Tentato omicidio con la mannaia a Macerata, giovane cubano finisce in carcere
Tentato omicidio con la mannaia a Macerata, giovane cubano finisce in carcere
di Benedetta Lombo
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Martedì 19 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:22
MACERATA Torna a casa e trova la figlia piccola con la babysitter, chiama la ex e quando lei arriva accompagnata dalla sorella e dal compagno se la prende con quest’ultimo, lo rincorre per strada e tenta di colpirlo con una mannaia. È finito in manette per tentato omicidio un 26enne cubano. Oggi l’uomo comparirà dinanzi al Gip per la convalida dell’arresto, al momento è in carcere a Montacuto. Il caos è scoppiato sabato sera nel quartiere Vergini di Macerata. È lì che vive la coppia con la loro bambina, in base a quanto ricostruito dagli investigatori i genitori pur non stando più insieme coabitano nello stesso appartamento con la loro figlia. 


La ricostruzione


Sabato sera la mamma della piccola era uscita con le amiche e aveva lasciato la bambina in casa insieme a una babysitter, ma quando poco dopo il papà è rientrato a casa e ha scoperto la circostanza sarebbe andato su tutte le furie, avrebbe chiamato al telefono la ex che si è affrettata a tornare a casa. La donna però, impaurita dall’atteggiamento del suo ex, lungo il tragitto aveva chiamato in aiuto la propria sorella che l’aveva raggiunta insieme al suo compagno. Quando i tre sono arrivati davanti all’abitazione sarebbe scoppiata un’accesa lite tra loro e il 26enne cubano, in particolare l’uomo se la sarebbe presa col compagno della sorella della ex e lo avrebbe rincorso per strada armato di mannaia e con l’arma avrebbe cercato di colpirlo. A quel punto era stato richiesto l’intervento della polizia. Verso l’1.30 circa, i poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti sul posto trovando la sorella della mamma della bambina e il suo compagno visibilmente impauriti. Quest’ultimo in particolare avrebbe riferito quello che era accaduto poco prima: il 26enne lo avrebbe inseguito in strada e, impugnando una mannaia, aveva cercato di colpirlo più volte con dei fendenti, tra cui uno sferrato all’altezza del collo.


La vittima


La vittima era riuscita fortunatamente a schivare i colpi tra le urla e le richieste di aiuto della sua compagna e di altre persone che si trovavano sul posto.

L’uomo aveva anche aggiunto ai poliziotti che l’aggressore, l’ex compagno cubano della sorella della sua fidanzata, prima dell’arrivo della Volante era rientrato all’interno della sua abitazione con la figlia piccola. Vista la gravità della situazione, gli agenti sono entrati immediatamente all’interno dell’appartamento dove hanno trovato l’aggressore disteso al letto che, per gli investigatori, fingeva di dormire e accanto a lui la figlia che invece stava realmente dormendo. 


L’ispezione


A quel punto i poliziotti hanno eseguito una rapida ispezione nell’appartamento alla ricerca della mannaia che è stata subito individuata e sequestrata. L’arma, della lunghezza di circa 30 centimetri e dalla lama molto affilata, sarebbe quella utilizzata dall’uomo per tentare di colpire la vittima. Dopo successivi riscontri e dopo aver raccolto le dichiarazioni di alcuni testimoni, il cubano è stato arrestato per tentato omicidio e condotto in questura. All’esito delle formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Francesco Carusi, il 26enne è stato condotto alla casa circondariale di Montacuto ad Ancona. Per oggi è stata fissata l’udienza di convalida dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata. In quella circostanza potrà decidere se rispondere alle domande del giudice e fornire la propria versione dei fatti oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. È difeso dall’avvocato Francesca Marinelli.
 

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