Monteverde: «Auditorium San Paolo e Convitto, accelerare l’iter per la riapertura»

Monteverde: «Auditorium San Paolo e Convitto, accelerare l’iter per la riapertura»
Monteverde: «Auditorium San Paolo e Convitto, accelerare l’iter per la riapertura»
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Sabato 13 Gennaio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:42

MACERATA Auditorium San Paolo, Convitto nazionale e chiesa delle Vergini sono siti strategici per la città e non possono stare in coda nella lista degli interventi della ricostruzione post sisma a Macerata. La consigliera comunale di Macerata Bene Comune, Stefania Monteverde, torna alla carica con un’interrogazione che sarà discussa nell’assise cittadina e che chiede al sindaco di dare risposte sul cammino dell’iter che deve portare oltre ai finanziamenti anche l’apertura dei cantieri per il recupero di questi beni simbolo del capoluogo.

L’impegno

«Faccio la premessa che non è mia intenzione speculare sul sisma perché comprendo bene le difficoltà e gli ostacoli che porta con sé la ricostruzione – afferma Stefania Monteverde - ma con questa mia interrogazione voglio rompere l’assordante silenzio che c’è su tre beni strategici per la città: l’auditorium San Paolo, il santuario della chiesa delle Vergini e il Convitto nazionale. Chiedo all’amministrazione un impegno forte per attivarsi nell’accelerazione della ricostruzione di questi tre beni e anche di informare periodicamente i cittadini sullo stato della progettazione e dei lavori. Non è la prima volta che intervengo con mozioni o interrogazioni in consiglio comunale in merito a questi beni così importanti feriti dal terremoto perché è necessario ed importante tenere alta l’attenzione sulla ricostruzione di questi tre beni strategici per la nostra città».

In particolare l’auditorium San Paolo il cui recupero potrebbe restituire al centro storico una vitalità ed un movimento di persone che è venuto meno anche a causa della chiusura di questo sito utilizzato per mostre, convegni, incontri da parte di Comune e Università. «L’auditorium San Paolo, chiuso dal 2016, è un bene necessario per la rivitalizzazione del centro storico, spazio per la convegnistica culturale e le attività didattica dell’Università.

Sono oramai più di sette anni che il San Paolo è chiuso e forse ci siamo dimenticati quello che ha rappresentato per Macerata: un luogo dove tutti i giorni transitavano 500 persone nelle varie attività connesse da quelle didattiche a convegni, esposizioni. Era la nostra strategia vincente per il centro storico, un vero e proprio motore attrattivo per questa parte della città che ne beneficiava. Per questo motivo è necessario riattivarlo il prima possibile, non può essere lasciato come un intervento residuale nella ricostruzione. Deve essere centrale e l’amministrazione deve fare di tutto per accelerare l’iter per ristrutturare il San Paolo». Dunque l’auditorium di piazza della Libertà in cima alla lista, senza dimenticare gli altri interventi che l’esponente di Macerata Bene Comune ha inserito nell’interrogazione.

Il Convitto

«Il Convitto Nazionale deve tornare presto nei suoi spazi anche in funzione di scuola a servizio del centro storico. – continua la Monteverde -. L’amministrazione nella campagna elettorale aveva puntato molto sul Convitto sul suo recupero e riapertura ma, dopo tre anni, ancora non si prevede quando il cantiere dei lavori potrà iniziare. Anche in questo caso è necessario conoscere lo stato dell’arte e chiedere a chi governa la città che tempi ci saranno per far partire i lavori al Convitto. Infine, ma non ultima, c’è la lunga ed estenuante attesa della ricostruzione della chiesa delle Vergini è una ferita per la viva comunità intorno al santuario che tanto attende la riapertura, e per tutti i maceratesi molto legati al santuario, ma anche per i turisti che ne facevano meta di pellegrinaggi. Anche i residenti del quartiere hanno fatto sentire la propria voce protestando per questo immobilismo e poca attenzione verso il recupero di un luogo di culto che oggi è ospitato in un degno capannone telato».

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