Traffico di uccelli protetti
​In otto sotto inchiesta

Traffico di uccelli protetti ​In otto sotto inchiesta
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Martedì 30 Dicembre 2014, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 16:38
MACERATA – Stroncato dal Corpo forestale dello Stato un vasto traffico illegale di avifauna protetta importata dalla Tunisia. Un giro per un valore complessivo di circa 400mila euro. Dalle indagini condotte dalla Forestale nell’ambito delle attività di contrasto al bracconaggio è emerso che, in soli sei mesi, erano stati commercializzati illegalmente circa 405.000 uccelli in 24 province del Nord Italia.

L'Operazione denominata "African- Osei", coordinata dal Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Macerata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, ha portato alla luce un traffico di avifauna di vaste proporzioni che ha visto il coinvolgimento di oltre 80 grossisti, ristoratori e commercianti al dettaglio di selvaggina. Oltre 400.000 passeri e storni catturati in Africa, con mezzi che in Italia sono vietati, venivano venduti illegalmente a ristoranti e supermercati. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 16.000 volatili unitamente a copiosa documentazione contabile acquisita come prova del traffico illegale. Al momento sono otto le persone denunciate presso le Procure della Repubblica di Macerata, Massa Carrara, Pesaro e Ravenna che rischiano fino a sei mesi di arresto per violazioni della normativa sulla tutela della fauna selvatica ed il prelievo venatorio. Sono tuttora in corso capillari controlli dei Forestali in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana, per rintracciare la rimanente parte degli animali venduti illegalmente a ridosso delle festività, destinati alla preparazione di noti piatti tipici della tradizione nazionale.

Per quanto concerne le Marche sono state denunciate due persone delle quali un responsabile di una macelleria di Pesaro nella quale sono stati sequestrati 160 uccelli ed un rivenditore di surgelati dell'entroterra maceratese al quale ne sono stati sequestrati 580. La Procura di Macerata ha inoltre disposto la perquisizione presso l'importatore di Forlì, dove sono state rinvenute e sequestrate numerose fatture di vendita unitamente a 15000 uccelli non ancora venduti.











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