Due parchi storici in cerca di rilancio, ora è caccia ai fondi: ecco quali sono

Due parchi storici in cerca di rilancio, ora è caccia ai fondi: ecco quali sono
Due parchi storici in cerca di rilancio, ora è caccia ai fondi: ecco quali sono
di Luca Patrassi
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Febbraio 2022, 05:20

MACERATA -  Il Comune si muove anche sul fronte dei parchi storici. La nuova iniziativa porta la firma dell’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi che ha riunito i vari attori interessati ed è «partito» alla volta del Ministero della Cultura.

Oggetto dell’attenzione il bando appena pubblicato per la manutenzione e valorizzazione dei parchi storici vincolati dalla Soprintendenza. In città ce ne sono due che il Comune segue in qualche modo: il primo è quello di Villa Cozza e l’altro è quello di Villa Lauri. 


Villa Cozza è una proprietà dell’Ircer, ma il Comune si è reso disponibile a supportare l’Ente di assistenza, anche per il motivo che l’amministrazione guidata da Sandro Parcaroli ha pronto un altro maxiprogetto sull’area adiacente fino al cimitero, con recupero della ex fornace Torresi.

Villa Lauri è invece stata acquistata di recente da Unimc che ha ceduto in comodato d’uso il parco al Comune. Parchi importanti, non soltanto dal punto di vista ambientale. 


Importanti anche i finanziamenti in ballo: il Ministero prevede fondi che vanno da un minimo di 200mila euro ad un massimo di due milioni di euro per ogni progetto. Il Comune ha presentato progetti da due milioni ciascuno, a ragione della complessità dell’intervento e dell’estensione dei parchi appena citati. Rileva l’assessore Silvano Iommi: «Il parco di Villa Lauri è una realizzazione ottocentesca con percorsi di rilievo non solo per l’aspetto botanico-vegetale ma anche esoterici. Il parco di Villa Lauri peraltro racchiude cento specie di alberi provenienti da tutte le parti del mondo: è una struttura non inserita nel contesto cittadino, molto usata per il jogging. Per Villa Lauri ci sarà il supporto tecnico-organizzativo del Comune mentre Unimc sosterrà parte delle spese progettuali. L’altro intervento è quello su Villa Cozza: in questo caso si parla di un parco urbano, frequentato h24, ha una storia antichissima, sulla sommità del colle di un castrum che darà poi vita al borgo San Giovanni, attuale corso Cairoli».


Come funziona il bando del Ministero? «Gli elementi di valutazione sono la qualità del progetto e la capacità di miglioramento della vita urbana, caratteristiche che nei nostri piani ci sono tutte. Quanto a Villa Cozza l’idea dell’amministrazione è quella dello sviluppo del parco di 1.5 ettari, con una serie di iniziative fino a portarlo a 10 ettari lungo il versante Sud fino al cimitero, alla ex fornace Torresi, con nuove masse arboree. Il piano prevede l’inserimento anche di uno dei temi in discussione in questi giorni in Parlamento, quello del benessere animale: ci sono aree e iniziative dedicate agli animali: questo è il contorno narrativo che fa da cornice al bando vero e proprio che si prefigge la tutela dei parchi vincolati prima del dicembre 2020. E’ anche previsto un nuovo impianto di irrigazione, nessun consumo di acqua ma recupero delle acque reflue di superficie da riciclare per irrigazione e antincendio. Altra idea è il recupero dell’ottocentesca casa del custode all’ingresso del vialetto lungo via Pancalducci, recuperando il cancello in ferro, la torretta, la cisterna e la neviera, sono previsti percorsi Alzheimer da estendere nella boscaglia-selva che arriva a via Braccialarghe fino al ponte che connette l’area dell’Ircer e quella comunale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA