In sostanza il Comune pensa seriamente di chiudere due palchi centrali dello Sferisterio, coprirli in parte con delle “artistiche” pareti di cartongesso e farci passare appunto l’ascensore. Si narra che in giunta qualche assessore abbia strabuzzato gli occhi pensando a uno scherzo. Spaccatura colossale e l’argomento è stato ritirato per una ulteriore valutazione, da capire se il sindaco Sandro Parcaroli voglia forzare la mano facendo passare la proposta in partenza dagli uffici. Gli schieramenti: a favore gli assessori Andrea Marchiori e Katiuscia Cassetta, nettamente contrari Silvano Iommi, Laura Laviano e Marco Caldarelli. Non pervenuta la posizione dei meloniani. L’Ufficio tecnico ha anche pensato di allestire i due palchi facendo vedere quale sarebbe il risultato finale con il cartongesso.
Non è un teatro come gli altri
Lo Sferisterio non è un teatro come gli altri ma un monumento che necessita da parte di chi amministra e opera tanta sensibilità, amore, e soprattutto intelligenza nelle scelte operative di restauro. Faccio appello a chi di competenza e dovere che non si tradisca lo spirito generoso dei Cento Consorti». Per la verità in ballo c’erano anche altre ipotesi per la realizzazione di un ascensore nel caso lo si reputi necessario per arrivare alla sala Cesanelli (che, giusto per ricordare, è in gestione a una coop e il Comune paga l’affitto): si parlava di un intervento dal lato della falegnameria (verso l’Asilo Ricci), della biglietteria e del bookshop. Ora la sorpresa del cartongesso per chiudere due palchi centrali del monumentale Sferisterio. C’è chi dice no.