Cosmetici e giocattoli non sicuri: blitz della Finanza in due negozi a Macerata

Cosmetici e giocattoli non sicuri: blitz della Finanza in due negozi
Cosmetici e giocattoli non sicuri: blitz della Finanza in due negozi
di Benedetta Lombo
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Sabato 2 Marzo 2024, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 11:48

MACERATA Blitz della Guardia di finanza in due esercizi commerciali. Sequestrati oltre 8.500 articoli tra cosmetici e giocattoli non sicuri. I controlli sono stati eseguiti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria e del Gruppo di Macerata che hanno svolto sul territorio maceratese una capillare operazione a contrasto del commercio di prodotti non sicuri per la salute pubblica.

In particolare, l’attenzione delle Fiamme gialle si è concentrata su aziende potenzialmente esposte al rischio di detenere per la vendita cosmetici contenenti una fragranza sintetica, il Butylphenyl Methylpropional, anche conosciuta con il nome Lilial, utilizzata per la preparazione di prodotti per la cura e l’igiene della persona come creme, profumi, deodoranti e shampoo, vietata dal 1° marzo del 2022.

L’aggiornamento

Risale a quella data, infatti, l’aggiornamento a livello comunitario dell’elenco delle sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (le cosiddette sostanze Cmr).

A seguito di una mirata attività informativa sono state individuate due società in provincia ritenute potenzialmente a rischio ed è lì che si sono concentrate le verifiche. Al momento del controllo i finanzieri hanno trovato circa 100 confezioni di articoli di profumeria e per la cura della persona contenenti la sostanza vietata. In aggiunta, sono stati rinvenuti oltre 150 cosmetici risultati privi della prevista etichettatura e circa 8.300 prodotti tra giocattoli e relativi accessori, privi del marchio “Ce” e delle informazioni minime previste dal Codice del consumo, importanti per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori.

«Tale ultimo provvedimento normativo – spiega la Guardia di finanza – stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore, nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, il tutto in lingua italiana, allo scopo di utilizzare, in tutta sicurezza, il prodotto acquistato».

Per questo motivo la merce risultata non in regola, è stata sottoposta a sequestro e i titolari degli esercizi commerciali controllati sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e, nel contempo, segnalati ai fini amministrativi alla locale Camera di Commercio. Quello tra i due che commercializzava i cosmetici privi di etichettatura è stato anche oggetto di segnalazione all’Agenzia regionale sanitaria per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza sempre sotto il profilo amministrativo.

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